Pubblicato il: 02/10/2019 alle 17:34
Il primario del reparto di Nefrologia dell’ospedale “Vittorio Emanuele” di Gela lascia per raggiungere l’ospedale Cervello di Palermo e traccia un bilancio degli otto anni di servizio presso il presidio ospedaliero di via Palazzi. Un lungo periodo durante il quale ha “ricostruito” un reparto: quando arrivò a Gela trovò tre medici (ora diventati cinque) e un personale infermieristico esiguo.
Attività di programmazione e sanitaria con un unico obiettivo: migliorare lo stato di salute dei pazienti guardando anche alla possibilità del trapianto renale. Per arrivare a questo obiettivo una sessantina di pazienti hanno effettuato la dialisi peritoneale “una tecnica – dice il primario – che ho avviato a Gela nel 2012. I pazienti non vengono in ospedale per la seduta e la possono fare direttamente a casa. In questo modo lo stato di salute migliora”. Ma non è l’unica visto che si è passati anche ad una “filiera” per il paziente nefrologico facendo raggiungere l’ospedale gelese al quinto posto a livello regionale per il numero delle prestazioni a domicilio. Ma si è puntato anche sulla plasmafiltrazione a cascata. Una tecnica utile in particolare “per pazienti affetti da patologie neurologiche – dice Di Natale – ma abbiamo pensato anche a migliorare la vita di pazienti con scompenso cardiaco”.
Microchirurgia anche per il benessere del paziente ed ecografie nefrologica effettuata da Giuseppe Tumino. Forze giovani in reparto a cui lasciare le redini dopo le rassicurazioni giunte dal manager Alessandro Caltagirone. Il reparto dal punto di vista strutturale necessiterebbe di un intervento di ristrutturazione totale. “Ma mi è stato assicurato – ha detto Di Natale – l’acquisto di macchinari di ultima generazione per la cura dei pazienti”. Prima della fine dell’anno si terrà un convegno in città sul rene policistico. Ora a guidare il reparto sono i medici Giusy Costanza, Marcello Di Sano, Erminio Drago, Anna Carola Foraci e Giuseppe Tumino. (Nella foto l'ex primario epifanio di natale con i medici di reparto)