A Gela ci sono tante denunce per il racket, pochissime per i reati di una usura. Il dato emerge dall’intervento del Prefetto di Caltanissetta, Cosima Di Stani, la quale ha affermato che “l’usura è un fenomeno difficile da denunciare, mentre contro il racket c’è una reazione”. “State diventando numerosi – ha detto il Prefetto nisseno – siete diventati una forza nella legalità. Un vincolo forte tra voi che è la vostra forza. Con questa esperienza state mandando un messaggio di impegno civile alle future generazioni, un passaggio di testimone”. “A Gela c’è tanta gente che non denuncia, sacche di omertà – ha detto Tano Grasso, presidente onorario della Fai – ma come si denuncia a Gela non si denuncia in altre parte d’Italia”. All’assemblea non erano assenti le associazioni di categoria che “presenziano agli incontri solo quando c’è da firmare un protocollo, ma quando bisogna applicarlo hanno altro da fare”. Lo ha affermato Annapaola Ponzio, commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura a Gela durante l’assemblea nazionale della Fai. Il commissario ha evidenziato che c’è l’impegno di tante persone e noi oggi #siamoRenzo, il presidente dell’associazione antiracket di Gela costretto a chiudere la propria azienda dopo che alcuni esponenti della Stidda hanno imposta le proprie forniture a bar e ristoranti.