Pubblicato il: 01/11/2019 alle 09:15
Caltanissetta. Un sasso nelle acque stagnanti di questa città
Proviamo a gettare un sasso nelle acque stagnanti di questa città. Nei giorni scorsi, abbiamo resa pubblica una lettera aperta sulla “questione centro storico” di Caltanissetta, nel momento in cui stanno per realizzarsi, nel quartiere Provvidenza, due delicatissimi e rilevanti interventi edilizi. Non c'è stata alcuna reazione da parte dell'intellighenzia nissena né da parte delle pubbliche istituzioni. Silenzio assoluto da parte dell'Amministrazione Comunale e della Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali. Da parte dell’Istituto Autonomo Case Popolari. Successivamente, nell’ambito della manifestazione “Paesaggi di Mezzo”, a proposito di conoscenza, tutela e valorizzazione del nostro territorio, a proposito di cultura e turismo, a proposito di imprenditoria e sviluppo sostenibile, abbiamo proposto un forum, un incontro/dibattito sull’ipotesi di un “Ecomuseo del Centro-Sicilia”. Le reazioni sono state analoghe. Silenzio assoluto. Infine, a seguito di scriteriati lavori di pavimentazione (con manto bituminoso nero), abbiamo evidenziato la necessità – indifferibile – di un organico intervento di recupero e restauro del Cimitero (monumentale) Angeli, e di ciò che resta del Castello di Pietrarossa. Ad oggi nessuna reazione da parte delle istituzioni competenti.
Cosa dire, cosa pensare? Forse questa città, ormai, è capace soltanto di chiacchiere e distintivo? Forse questa città è capace soltanto di stucchevoli dissertazioni fatte per compiacere coloro che sono considerati uomini, o donne, di qualche potere? Oppure, aveva ragione Leonardo Sciascia, quando diceva che “in Sicilia le idee non contano nulla”? Ancora meno contano nel Centro-Sicilia?
Ma insomma: come e con chi pensa di realizzare il cambiamento, l’auspicata rinascita della città, la nuova Amministrazione Comunale diretta da Roberto Gambino? Forse nelle opache stanze di Palazzo del Carmine, tra gli amici e le amiche 5Stelle? E inoltre: abbiamo letto che è intenzione del Sindaco nominare un ottavo assessore comunale, delegato a individuare gli agognati finanziamenti europei. Non ci sembra una scelta opportuna, saggia: la squadra assessoriale di Palazzo del Carmine contiene già soggetti esperti in tale materia, e in più, l’Ufficio tecnico comunale possiede le competenze necessarie (come in più occasioni sottolineato dagli stessi tecnici). E allora, a che serve un ulteriore assessore che si occupi solo di finanziamenti europei? Noi proponiamo, invece, uno specifico assessorato al centro storico e ai beni culturali e ambientali. Questo, se non vogliamo continuare a “giocare” al recupero (alla rigenerazione), alla tutela e alla valorizzazione del nostro patrimonio storico-artistico e paesaggistico. Questo, se non vogliamo continuare a prenderci in giro. O a fare altri danni, altre distruzioni, in questa città. In questo territorio.
Leandro Janni – Presidente regionale di Italia Nostra Sicilia