Pubblicato il: 21/11/2019 alle 13:11
Va confermata la condanna a 30 anni di reclusione per Veronica Panarello, la donna accusata di aver ucciso nel 2014 il figlioletto di 8 anni, Loris Stival a Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa. Lo ha chiesto il sostituto pg della Cassazione Roberta Maria Barberini, davanti alla prima sezione penale della Suprema Corte: secondo il pg, va rigettato il ricorso presentato dalla difesa dell’imputata contro la sentenza emessa dalla Corte d’assise d’appello di Catania nell’estate dello scorso anno.
La condanna a 30 anni della donna è stata disposta in primo grado dal Gup di Ragusa, Andrea Reale, poi confermata dalla Corte d’assise d’appello di Catania nell’estate dello scorso anno. Il ricorso depositato nei mesi scorsi dal difensore, Francesco Villardita, rileva "l'illogicità" della sentenza di secondo grado, a partire dalla ricostruzione del delitto.
Il Pg della Suprema Corte Roberta Maria Barberino ha chiesto agli 'ermellini' il "rigetto» del ricorso presentato dalla difesa di Veronica Panarello. La donna è accusata di aver ucciso il figlioletto Loris di otto anni strangolandolo con alcune fascette di plastica e di aver poi gettato il suo corpo in un canalone in campagna. Il bambino è stato ucciso il 29 ottobre 2014 nell’abitazione di famiglia a Santa Croce Camerina (Ragusa). Panarello venne fermata a dicembre.