Pubblicato il: 25/11/2019 alle 09:52
L'ultimo femminicidio in Sicilia risale a venerdì scorso, una giovane donna di 30 anni è stata barbaramente uccisa in provincia di Palermo dall'uomo con cui aveva una relazione.
La scorsa primavera era già stato lanciato dai mezzi di stampa un grido d'allarme, anche a livello locale, per l'aumento dei casi di violenze nei confronti delle donne da parte dei partner (75,6%) o degli ex partner (24,4%).
Una donna ogni 15 minuti è vittima della violenza maschile e una donna ogni 72 ore viene uccisa. Nel 2018 sono stati ben 142 i casi di femminicidio, il numero più alto mai censito da quando si effettuano queste rilevazioni.
Oggi (lunedì 25 novembre), in occasione della Giornata internazionale contro l'eliminazione della violenza verso le donne, si avverte più che mai il bisogno non solo di denunciare l'escalation di un fenomeno che ormai è una vera e propria emergenza sociale, ma nel contempo di manifestare dissenso nei confronti degli Enti preposti a contrastare la violenza di genere, a partire dalla Regione siciliana.
Il Centro antiviolenza “Galatea e Il Tulipano” di Caltanissetta, inaugurato l'8 marzo 2017 e sito in viale Trieste n°132, tel.3801929687 e 0934563007 (operativi h24),versa in situazione di difficoltà, pur continuando a dare risposte a quelle donne (più di cento) del nisseno che, seppur in modi e fasi alterne, decidono di “parlare” delle umilianti e insostenibili condizioni di vita all'interno dei loro nuclei familiari, dove subiscono violenze di tipo psicologico (le più frequenti), fisiche, economiche e sessuali.
“Il team delle professioniste volontarie (psicologhe, assistenti sociali, avvocate, medici) – dice Anna Giannone, responsabile del Centro – si riduce di anno in anno e i finanziamenti, se e quando arrivano, non sono mai in misura sufficiente da consentirci di affrontare le spese necessarie a portare avanti una simile struttura. Il lavoro sul territorio è stato costante e sta dando i suoi frutti, pur tuttavia senza un'attività continuativa a livello di comunicazione e informazione sulla presenza e sul ruolo del Centro il numero delle utenti tende a ridursi sensibilmente”.
“ A Caltanissetta – afferma Loredana Rosa, già coordinatrice della Consulta comunale femminile – oltre all'incessante lavoro del Centro antiviolenza, la presenza del Coordinamento contro la violenza di genere e l'intervento, in varie forme e misure, delle associazioni femminili hanno in effetti dato risposte concrete e generato percorsi di sensibilizzazione per il contrasto della violenza verso le donne; pur tuttavia gli ostacoli che si incontrano sono ancora tanti. Oltre, infatti, alla mancanza delle risorse necessarie, che pur previste e stanziate dalla Regione siciliana, non vengono erogate, va rilevata l'inadeguatezza degli interventi di tutela sanitaria e giudiziaria e l'inesistenza di alternative alla dipendenza economica delle vittime di violenza”.
“Pertanto – conclude Loredana Rosa – in occasione del 25 novembre va chiesto che il Tavolo tecnico interistituzionale sia operativo, che la Regione eroghi celermente i finanziamenti stanziati, che l'Asp trovi le risorse e attivi la formazione del suo personale. Infine che le donne e le loro organizzazioni siano ascoltate quando difendono i diritti delle altre donne”.
Tante le iniziative promosse a Caltanissetta e in provincia non solo oggi ( 25 novembre), ma già a partire dal 15 fino al 29 novembre.
Nel capoluogo nisseno, in particolare, sono previsti per stamane: alle ore 10 un flashmob a cura di Ondedonneinmovimento e dell'Istituto di istruzione secondaria di II° grado IISS “Luigi Russo”, presso la piazzetta antistante San Biagio, e sempre in mattinata un incontro-dibattito rivolto alle terze classi presso l'aula magna della scuola secondaria di primo grado “Filippo Cordova”, a cui parteciperà anche il Comitato pari opportunità dell'Ordine degli avvocati di Caltanissetta nella figura della Presidente, Emanuela Macaluso.
Domani (martedì 26 novembre), invece, l'IIS “Sen. Angelo Di Rocco” ha organizzato la manifestazione “La forza delle donne”.
Il prossimo 29 novembre secondo flashmob alle ore 10 nella piazzetta antistante il mercatino della Coldiretti, promosso dalla scuola media “Rosso di San Secondo” all'interno del progetto regionale “A scuola di genere”, di cui è referente territoriale Lidia Trobia, portavoce dell'associazione Ondedonneinmovimento, a cui collaborano le docenti Marina Dell'Utri e Lina Pardo della “Rosso” e Francesca Bennardo del “Russo”.
Maria Grazia Pignataro