Pubblicato il: 16/07/2015 alle 07:40
La lingua italiana è molto complessa: coniugazioni di verbi, eccezioni, plurali irregolari rendono la totale padronanza del vocabolario un’impresa ardua.
La strategia è sempre stata la stessa: leggere molto non soltanto per imparare il maggior numero di termini e sinonimi ma anche incontrare alcune forme verbali poco utilizzate che, nel tempo, si fissano nella mente e permettono di essere utilizzate al meglio. Una tecnica che va seguita soprattutto da piccoli quando il cervello è molto più predisposto a memorizzare nozioni e rielaborarle anche senza chiedersi il perché.
Ma quali sono gli errori più comuni? A cosa fare particolarmente attenzione?
Il sito Studenti.it offre un elenco (purtroppo non esaustivo) dei dubbi amletici che dobbiamo superare.
1. Da o dà? Dipende dai casi: Non si accenta quando è usato come proposizione semplice (Sono appena tornato da Londra). Si accenta quando è inteso come voce del verbo dare (Mi dà il benvenuto)
2. E o ed? A o ad? “D eufonica” i aggiunge solo nel caso in cui la parola che segue cominci con la stessa vocale (Vado ad Amburgo)
3.Si o sì? In caso di particella affermativa, sì va sempre accentato (Sì, vengo con te), mentre in tutti gli altri casi no (Si stanno facendo belle)
4.Desse o dasse? Stesse o stasse? Che problema i congiuntivi, specie quelli imperfetti.
Uno degli errori più comuni si ha con i verbi dare e stare. Le forme corrette per la terza persona singolare del congiuntivo imperfetto sono: Che egli stesse (e NON stasse) e Che egli desse (e NON dasse)
5. Entusiasto o entusiasta? Anche se ci si riferisce a un soggetto maschile, la forma corretta di quest'aggettivo è entusiasta. Questo vale solo quando si parla al singolare perchè invece quando ci si riferisce a più soggetti si distingue nuovamente tra maschile e femminile. Quindi si avrà entusiasti per il maschile entusiaste per il femminile, mentre la forma entusiasto è assolutamente incorretta.
6.Accelerare o accellerare? Che crucio le doppie e questa è una delle parole che più spesso viene scritta in forma errata. Questo verbo non vuole assolutamente la doppia L e, dunque, la forma giusta è “accelerare”
7.Qual è o qual'è?Questo è forse l'errore più diffuso, anche tra persone con un bagaglio culturale universitario. Bisogna ricordare che “qual è” è sbagliato e il motivo è semplice: “qual è” è un'apocope vocalica e non un'elisione; lo stesso fenomeno infatti si può verificare anche davanti a una consonante (es. qual buon vento ti porta?). Allo stesso modo di qual è agiscono anche buon (es. buon uomo e non buon'uomo), pover, tal.
8. Fa o fà? Verbo fare, indicativo, terza persona singolare. La forma corretta è senza accento (Questo non fa male)
9. E' piovuto o ha piovuto? In questo caso entrambe le forme sono corrette. Questo vale se per piovere si intende proprio la caduta della pioggia dal cielo. In tutti gli altri casi, ad esempio quando si vuole dire piovere critiche, si deve utilizzare il verbo essere, ergo sono piovute critiche
10.C o Q? Ecco un elenco di parole che si scrivono con la C ma per le quali spesso ci si confonde e si usa la Q: “Evacuare e NON evaquare; Proficuo e NON profiquo; Scuotere e NON squotere; Riscuotere e NON riscuotere; Promiscuo e NON promisquo; Scuola e NON squola; Innocuo e NON innoquo”.