Pubblicato il: 08/12/2019 alle 10:03
Un artista irriverente per una società reverenziale. Si chiama “Comedian” la nuova opera di Maurizio Cattelan, artista padovano di fama mondiale. Si tratta di una banana vera, attaccata al muro con del nastro adesivo grigio, ed è esposta all'Art Basel di Miami Beach. Nonostante i dubbi sollevati sull’artisticità dell'installazione, ne sono già state vendute due copie a ben 120mila dollari l'una. L’ultima copia è invece ancora disponibile ma a un prezzo maggiorato: 150mila dollari. Sul significato è stato Emmanuel Perrotin, il fondatore della nota galleria Perrotin, a dire qualcosa di peculiare: “Le banane sono un simbolo del commercio globale e un dispositivo classico dell’umorismo, e hanno quindi un doppio significato. Inoltre Cattelan è solito comprare una banana in ogni luogo che visita, per poi appenderla nella stanza d'albergo e prenderne ispirazione”. Cos’altro aggiungere? In fondo, il paradossale, subdolo messaggio di quest'opera di Cattelan, è che una banana che costa 30 centesimi viene venduta, tramite il sistema
dell'arte contemporanea, 120mila dollari. Ma, secondo me, è lo stesso Maurizio Cattelan che ha comprato, esposto e mangiato la banana. Anzi, le banane. Recita un antico proverbio africano: “Tutto ha una fine, eccetto la banana che ne ha due”.
Leandro Janni