Pubblicato il: 10/12/2019 alle 12:49
““Raggiunto importante risultato per tutti i cittadini di Gela, per l’ambiente e per i lavoratori. Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa e l’Amministratore delegato di Eni hanno firmato un protocollo di intesa tra le parti. Mentre Eni si impegna a realizzare un programma di attività di decarbonizzazione, mitigazione ambientale, riqualificazione e valorizzazione delle aree del sito multisocietario di Gela, non avvalendosi più di impianti di produzione e lavorazione di oli minerali, il Ministero dell’Ambiente garantisce la massima accelerazione nelle procedure di propria competenza per consentire la realizzazione degli interventi previsti per lo sviluppo dei Giacimenti a gas di Argo e Cassiopea e firma la proroga della VIA, anche nell'ottica di gestione della transizione energetica dal fossile alle rinnovabili”. Lo comunica in una nota il senatore del Movimento 5 Stelle gelese Pietro Lorefice che della questione si occupa da moltissimi mesi.
“Non abbiamo mai perso di vista le necessità del territorio – continua il parlamentare Cinquestelle – e abbiamo cercato di finalizzare un protocollo che tenesse in considerazione le esigenze del territorio e quindi la salute dei cittadini e l’ambiente, oltre che i livelli occupazionali nelle aree del sito. Si tratta del primo esempio di progetto in grado di raggiunge la carbon neutrality, grazie al contributo di energia prodotta da impianti fotovoltaici, e inoltre senza alcun impatto visivo, con l’utilizzo di suolo già industrializzato e riqualificato all’interno del perimetro di raffineria e nessuno scarico a mare di acque o altri reflui. È solo un primo passo e l’attenzione resta alta, tuttavia c’è molta soddisfazione”.
“Il protocollo, – conclude Lorefice – prevede lo smantellamento in dieci anni di tutte le aree in disuso del sito industriale e la loro restituzione a nuove funzioni, con una prima fase, nei prossimi tre anni, di demolizione degli impianti non più funzionali alle attività per la produzione di biocarburanti, in un’area totale di oltre venti ettari; la realizzazione di un progetto di decarbonizzazione del sito basato sull’applicazione di tecnologie innovative di proprietà Eni, con gli obiettivi di realizzare un processo integrato di cattura e riutilizzo dell’anidride carbonica, che sarà convertita in materiale cementizio e bio-olio, conseguendo una notevole riduzione delle emissioni di GHG dirette, e di promuovere un modello di sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale; si conferma la rimozione di rottami e manufatti presenti sul fondale lungo il pontile per una fascia di 500 metri per lato; la definizione di un progetto che preveda le modalità migliori per il recupero del canale per la raccolta delle acque di raffreddamento, anche attraverso piantumazione, e il suo successivo utilizzo; l’impegno da parte di Eni a realizzare una serie di interventi finalizzati alla piantumazione di specifiche specie arboree, atte a garantire la mitigazione del contributo di Co2 della produzione di biocarburanti”.