Muore una bambina di 5 mesi, la madre urla il suo dolore, nella sala d'attesa non c'è alcuna solidarietà, ma solo commenti razzisti. Lo scrive Sondriotoday, la notizia fa il giro del web.
Sabato scorso, la mamma della piccola, una donna nigeriana residente a Sondrio, si era accorta che la piccola non stava bene e non respirava normalmente. Quando è arrivata al Pronto soccorso dell'ospedale di Sondrio, però, la bimba era in condizioni disperate e non respirava già da tempo. I medici che l'hanno presa in cura non hanno potuto salvarle la vita. Poco dopo è arrivato anche il papà della neonata e i genitori hanno purtroppo ricevuto la terribile notizia.
Alla scena che è seguita ha assistito una giovane, Francesca Guqiatti, che era al pronto soccorso per un malore e che poi ha scritto su Facebook: "Dalla sala d'attesa iniziano commenti di ogni tipo. Chi parla di riti tribali, chi di satanismo, chi di scimmie, chi di 'tradizioni loro', chi di manicomi. Giudizi, parole poco appropriate, cattiveria, tanta".
"Fatela tacere, scimmia. Tanto ne sfornano uno all'anno". A Sondrio una donna nigeriana derisa in ospedale perché urlava per la morte della figlia di soli cinque mesi. Da madre non posso che provare profondo disprezzo per chi è così infame da insultare una donna straziata dal dolore più atroce che un essere umano possa provare. Non ho parole, che schifo". Lo afferma la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni.
Interviene anche Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati: "Da Sondrio ci arriva una storia tristissima di intolleranza e di ignoranza. Una bimba di soli 5 mesi che muore tragicamente in ospedale, le urla strazianti di dolore della madre, una giovane donna nigeriana, e tutto intorno il fastidio e l'indifferenza dei presenti, commenti razzisti, giudizi assurdi, e tanta cattiveria. Una vicenda atroce che deve farci riflettere".
Sui presunti insulti a sfondo razzista al Pronto soccorso subiti da una donna nigeriana che aveva perso la figlia di cinque mesi la direzione sanitaria dell'ospedale di Sondrio afferma che "le frasi riportate da Francesca (la ragazza che le ha rese note anche su Facebook ndr.) non possono essere né confermate, né smentite. Il personale in servizio non le ha assolutamente sentite". "E' certo, invece – spiegano i responsabili all'ANSA – che l'assistenza e la cura nei confronti della famiglia e della loro figlioletta sono state massime".