Un Boeing 737 della Ukraine Airlines è precipitato al suolo dopo il decollo vicino all'aeroporto internazionale di Teheran Imam-Khomeini. A bordo c'erano 176 persone, tra equipaggio e passeggeri. Secondo fonti ufficiali, non ci sono sopravvissuti. Le prime informazioni parlano di un possibile guasto tecnico all'origine dell'incidente. Nelle stesse ore l'Iran aveva avviato l'operazione contro le basi americane in Iraq.
Il volo della Ukraine Airlines era diretto a Kiev. I dati mostrano che il Boeing 737-800 ha raggiunto un'altitudine di 7.925 piedi, circa 2,4 km, e poi è improvvisamente scomparso, circa 3 minuti e 42 secondi dopo il decollo da Teheran, percorsi una decina di chilometri di tragitto. L'aereo è precipitato vicino a Parand, circa 60 chilometri a sud-ovest della capitale iraniana. Immediato l'arrivo dei soccorsi nella zona dello schianto. Il capo della Mezzaluna rossa iraniana ha detto subito ai media locali come fosse "impossibile" per chiunque sopravvivere allo schianto. Poco dopo anche le autorità ucraine hanno confermato la morte di tutti i passeggeri e dell'equipaggio a bordo.
Intanto, la US Federal Aviation Administration ha vietato a tutti i voli commerciali di entrare nello spazio aereo iraniano ed iracheno dopo il lancio di missili contro le basi militari Usa in Iraq, sottolineando "rischio" di "possibili errori di calcolo e di identificazione" in caso di lancio di missili.