Pubblicato il: 08/01/2020 alle 11:36
Spirano venti di guerra in Iran e la Sicilia teme attacchi da parte delle milizie antagoniste alle truppe americane, che sull’Isola controllano due basi definite strategiche per le operazioni militari. Si tratta della base militare di Sigonella, sede di un aeroporto militare sotto l’influenza delle forze militari americane e del Muos di Niscemi, la grande antenna dalla quale vengono pilotati in remoto i droni.
Il 12 gennaio, sull’onda della grande paura dello scoppio di un grande conflitto mondiale, a Sigonella è prevista una grande mobilitazione nazionale organizzata da una fitta schiera di movimenti, associazioni, partiti e liberi cittadini pacifisti e antimilitaristi. Diranno “no” alla guerra e all’uso delle armi per la risoluzione di problematiche tra nazioni nemiche.
L’iniziativa arriva all’indomani della richiesta di chiarimento del Ministero degli Esteri nel coinvolgimento della Sicilia nell’operazione che dell’esercito americano che ha ucciso con un drone il generale iraniano Soleimani. Quella del 12 gennaio, dicono a BlogSicilia gli organizzatori, sarà una manifestazione dal quale uscirà fuori un’unica, importante richiesta: lo smantellamento delle basi militari americane attualmente presenti nel territorio italiano a prescindere dall’operazione americana.
Questa notte, tra l’altro, il Corpo delle guardie della rivoluzione islamica ha dato vita a due diversi attacchi alle basi americane in Iraq. Sono state decine i razzi, in due ondate, che hanno colpito nel corso della notte la base di al-Asad, nell’Ovest del Paese, e di Erbil, nel Nord. (Gaetano Ferraro, Blogsicilia.it – L'articolo completo a questo link https://www.blogsicilia.it/catania/venti-di-guerra-i-siciliani-protestano-a-sigonella-smantellate-le-basi/512584/)