Pubblicato il: 18/08/2015 alle 08:32
In arrivo il Piano della UE sulla Cultura che erogherà 368 milioni di euro nelle cinque regioni del Sud Italia Campania, Puglia, Calabria, Basilicata e Sicilia.
I finanziamenti ruotano tutti intorno a 60 luoghi, individuati come prioritari e strategici dal Ministero dei Beni Culturali e dalla Regione Siciliana.
Leandro Janni, Presidente di Italia Nostra Sicilia, in un lungo intervento, ha denunciato la quasi totale assenza della Sicilia che aveva individuato le sue priorità culturali per investire i fondi UE. L'elenco dei siti che avevano chiesto di entrare nel piano dei finanziamenti è lungo: Eraclea Minoa, Parco Valle dei Templi (Ag), Ex manifattura tabacchi di Catania, Caltagirone – Museo della Ceramica, Aidone, Zona archeologica e Museo (En), Naxos, Area archeologica, Lipari, Museo e parco archeologico (Me), Albergo delle povere e Arsenale – Museo della Navigazione di Palermo, Cava Ispica, Necropoli e Castello (Rg), Convento di Santa Maria del Gesù a Ragusa, Castello Svevo di Augusta, Area archeologica di Megara Hyblea, Parco archeologico di Siracusa, Museo Etno-antropologico Antonio Uccello (Sr), Parco Archeologico II di Segesta, Tonnara Florio, Favignana, Mozia.
“La Commissione europea ha siglato l'accordo sui fondi da spendere da qui al 2020, con l'impegno dell'Italia (e della Sicilia) a non ritardare. Inevitabile – ha concluso Janni -, a questo punto, la domanda: riusciranno il nostro Paese e la nostra Sicilia a rispettare gli impegni? E poi le inevitabili, dolorose domande: e Caltanissetta e il suo territorio? E Gela? Niente. Nulla di fatto. Non sono in elenco. Neanche un progetto, nessun finanziamento UE. Che dire? E? lunga e difficile la strada del riscatto, dello sviluppo, del progresso, qui da noi. E di certo questi dati non sono incoraggianti”.