Pubblicato il: 27/01/2020 alle 13:09
Gremito l’auditorium G. Bufalino, in cui, lunedì 20 gennaio, le classi quarte e quinte dell’I.S.S. A. Volta hanno incontrato il dott. Renzo Modiano, romano di origine ebraica, autore del romanzo autobiografico “Di razza ebraica”. Nell’incontro, moderato dal Dirigente Scolastico Vito Parisi e dalla prof.ssa Sonia Zaccaria, docente di Storia,il dott. Modiano, avvalendosi anche di un’apposita serie di diapositive, ha illustrato agli studenti alcuni passaggi fondamentali della propria vicenda biografica, rievocando traumatici ricordi di un’infanzia negata, segnata da angoscia e costante tensione:miracolosamente scampato all’età di sette anni dal rastrellamento del ghetto ebraico di Roma, datato 16 ottobre 1943, da bambino si è ritrovato costretto clandestinamente, separato dalla sua famiglia, relegato nella sperduta campagna abruzzese, incapace di comprendere una tragedia di per sè incomprensibile.
Tanti i ricordi dolorosi rievocati, è emerso prepotente quello di Rachel, la sua dolce compagnetta di banco, deportata ad Auschiwitz e mai più tornata, alla quale è dedicato il libro“Di razza ebraica”. Ma, nonostante queste drammatiche esperienze vissute, il dott. Modiano ha voluto lanciare agli studenti un messaggio fondamentale per il futuro, quello della cosiddetta “esperienza bipolare”: non perdere mai la fiducia verso il genere umano, poiché l’uomo è capace di commettere orrendi abomini, ma anche di compiere verso i propri simili gesti di concreta solidarietà, fino ad arrivare al più sublime eroismo.
Partendo sempre dal proprio vissuto, il dott. Modiano ha commemorato le molte persone che si sono adoperate per salvarlo, verso le quali l’autore ha esternato la sua profonda gratitudine; grazie alla loro nobiltà d’animo,afferma il dott. Modiano, non solo gli è stato possibile salvarsi, ma anche continuare ad avere fede nel valore della vita e nell’umanità, pur consapevole delle sue luci e delle sue ombre. Altro messaggio importante rivolto ai giovani è quello con cui ha esortato le nuove generazioni a mantenere alta l’attenzione sull’attualità, a non abbassare maila guardia, perchè non si ripetano gli errori del passato e non si consumino più tragedie orrende come quella dell’Olocausto ebraico. Proprio questo collegamento con l’attualità è stato più volte sottolineatodal Dirigente Parisi, che ha evidenziato il valore collettivo e universale dei ricordi personali del dott. Modiano, valore reso ancora più prezioso in un’epoca, come quella odierna, segnata da un inquietante negazionismo e da vari focolai di odio razziale. Concluso l’intervento, molti gli studenti che si sono avvicendati sul palco per porre al dott. Modiano varie domande, vertenti sui suoi ricordi più tristi, sui diritti umani, sull’antisemitismo attuale, sulla responsabilità imputabile ai social di divulgare l’odio e gli stereotipi, spegnendo al contempo il senso critico dei giovani.
A conclusione dell’evento, le prof.sse Enza La Piana ed Edvige Presti, docenti rispettivamente di Storia e di Storia dell’Arte, referenti dello specifico progetto, hanno presentato il video“Arte: silenziosa e segreta resistenza alla Shoah”, video con cui il gruppo di lavoro (composto, oltre che dalle referenti, dalle docenti Cumbo e Gallo) del Volta ha superato la selezione regionale del concorso ministeriale I giovani ricordano la Shoah.Nel corto,realizzato da studenti delle classi quinte,i giovani attoridanno voce a David Olére, FelizNussbaum e Samuel Bak, artisti che, nelle loro opere, hanno rappresentato la Shoah; la scelta delle opere è stata effettuata all’interno della mostra permanente allestita nel 2015 presso i locali dell’istituto e seguita da una pubblicazione volta a illustrare il percorso culturale inerente al tema. Per ciascuno degli artisti, attraverso una breve sintesi di immagini e parole, si è voluta evidenziare la funzione che l’arte ha assunto in relazione alla personale vicenda vissuta da ognuno all’interno della Shoah; l’attenzione si è quindi focalizzata sulla figura di Ilse Weber, autrice affermata di letteratura per bambini e di programmi radiofonici, che, all’interno del campo di concentramento di Terenzin, si prese cura dei piccoli, regalando loro qualche attimo di gioia, per poi scegliere di morire con loro.
La documentazione fotografica della manifestazione è stata curata dallo studente Curione (classe 5°).
L’incontro con Renzo Modiano è l’ultimo degli eventi realizzati sulla Shoah, tematica su cui il Volta vanta una pluriennale tradizione formativa e culturale: oltre alla annuale commemorazione del Giorno della memoria, alla costante partecipazione alle varie iniziative ministeriali ed all’allestimento della mostra permanente, altri eventi memorabili per l’istituto sono stati gli incontri con i due sopravvissuti al lager Sami Modiano e Ugo Foà; inoltre quest’anno un gruppo di studenti delle classi quinte effettuerà il viaggio di istruzione ad Auschwitz, aderendo all’iniziativa “Il treno della memoria”.Un’autentica fucina di attività formative, frutto dell’approfondito e puntuale aggiornamento dei docenti, grazie a cui il Volta si è sempre distinto anche a livello nazionale.