Pubblicato il: 06/02/2020 alle 09:41
Pazienti anche sedati per apparire malati, finti parenti e false badanti che li accompagno a visita. Presentazione di falsi esami diagnostici e strumentali, come referti di Tac e di Ecodopller. Sono tra gli episodi emersi dalle indagini dell'operazione "Povero Ippocrate" su falsi invalidi dei carabinieri del nucleo di polizia giudiziaria della Procura di Siracusa con 73 indagati, compresi 17 medici, 12 dell’Asp e cinque dell’Inps, e il presidente della commissione medica dell’Inps.
L’inchiesta, coordinata dal procuratore Sabrina Gambino e dai sostituti Tommaso Pagano e Salvatore Grillo, ha anche fatto luce sulla dazione di "mazzette". Nell’ordinanza del Gip Carmen Scapellato sono allegate le riprese video dei carabinieri sui passaggi di denaro in favore dei medici corrotti.
Il 'sistema', secondo l’accusa, che si serviva anche dell’appoggio di alcuni patronati, prevedeva che in alcuni casi che il falso invalido venisse istruito sul comportamento da tenere durante la visita di accertamento davanti la commissione dell’Inps. In particolare, al candidato alla pensione era spiegato come simulare determinati sintomi e gli erano consegnati dei referti falsificati. I finti parenti e le false badanti servivano a descrivere e confermare la presenza assidua dei sintomi simulati dal candidato.
La Procura aveva chiesto l’arresto per alcuni degli indagati, ma il Gip Carmen Scapellato, ha disposto i domiciliari solo per il neurologo dell’Asp Santo Cultrera e per il gestore di un patronato, Rosaria Mangiafico. Conseguentemente, il Gip di Siracusa ha disposto gli arresti domiciliari per Cultrera e Mangiafico. L’obbligo di dimora è stato disposto per il medico Paolo Valvo, mentre la misura cautelare del divieto temporaneo di svolgere la professione medica è stato disposto nei confronti dei medici Remo Ternullo, infettivologo; Salvatore Alfano, diabetologo; Gaspare Pistritto, medico legale; e dei medici dell’Inps Giuseppe Fazio e Rosario Terranova.
I particolari dell’operazione saranno resi noti durante una conferenza stampa che si alle 10.30 alla Procura della Repubblica di Siracus