Pubblicato il: 06/02/2020 alle 10:33
E' di ieri la notizia che gli imprenditori della Zona Industriale di Contrada Calderaro, che conducono in locazione alcuni capannoni in proprietà dell’ex Consorzio ASI, adesso in liquidazione e hanno il diritto di riscatto, hanno trovato per caso, sul sito internet di INVITALIA, un annuncio con cui questi capannoni sono stati messi in vendita. La notizia si è rapidamente diffusa tra gli imprenditori della Zona Industriale, che vive non pochi problemi (dissesti stradali, gestione della raccolta dei rifiuti), ha suscitato stupore e rabbia perché essi avevano e hanno per contratto il diritto di riscatto: molti di loro hanno pagato per moltissimi anni i canoni di locazione, che secondo il contratto si sarebbero dovuti detrarre dal prezzo finale. Ma il Consorzio ASI allora, e l’IRSAP ora, non ha mai proceduto alla vendita. «Tutti i conduttori dei capannoni abbiamo il diritto di riscatto sancito dal contratto – ha dichiarato Salvatore Vancheri, imprenditore nisseno della ristorazione – e siamo rimasti sorpresi da questa notizia: rammento che otto anni fa molti di noi avevano fissato un appuntamento dal notaio per concludere il contratto, siamo andati con gli assegni circolari in mano, ma il Consorzio non si presentò». Gli imprenditori, stavolta, sono andati oltre la protesta e hanno conferito incarico all’Avvocato Antonio Onofrio Campione, amministrativista nisseno, per inviare una diffida all’IRSAP e al Consorzio ASI allo scopo di fare rimuovere l’annuncio e procedere in via giudiziale per ottenere il trasferimento dei capannoni alle rispettive aziende. «La normativa regionale e nazionale del settore, nonché le delibere dell’allora Consorzio ASI e i contratti di locazione parlano chiaro – afferma l’Avvocato Campione, che abbiamo contattato per un chiarimento in merito – gli imprenditori che conducono in locazione i capannoni hanno il diritto di riscattarli pagando il valore attuale dei singoli immobili detraendo quanto già pagato nel tempo a titolo di canoni. Intanto facciamo rimuovere, bonariamente o tramite un ricorso d’urgenza al Giudice, questo annuncio illegittimo, che manifesta una chiara volontà degli enti di sottrarsi all’adempimento, e poi agiremo per fare trasferire la proprietà degli immobili agli imprenditori che ne hanno diritto.»