Pubblicato il: 19/02/2020 alle 13:17
Chiesti 15 anni e 10 mesi per Silvana Saguto, l’ex presidente del la sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo, imputata nel processo sul cosiddetto “Sistema Saguto”, dal procuratore Amedeo Bertone, al termine della requisitoria dei pm Maurizio Bonaccorso e Claudia Pasciuti. Silvana Saguto è accusata di essere stata a capo di un «sistema» che distribuiva soldi, favori e regali con una gestione dei beni confiscati alla mafia fatta di assegnazioni di incarichi a un ristretto gruppo di fedelissimi, tra cui spicca la figura dell’avvocato Gaetano Cappellano Seminara
Il procuratore Amedeo Bertone nel corso della requisitoria del processo sul cosiddetto “Sistema Saguto” ha chiesto 12 anni e 3 mesi per l’amministratore giudiziario Gaetano Cappellano Seminara, 9 anni e 10 mesi per l’ingegnere Lorenzo Caramma, marito di Silvana Saguto, 11anni e 10 mesi per il professore Carmelo Provenzano, 6 anni per l’ex prefetto Francesca Cannizzo, 2 anni e 6 mesi per l'ex giudice della sezione misure di prevenzione Lorenzo Chiaramonte, 10 anni e 11 mesi per l’amministratore giudiziario Roberto Nicola Santangelo , 2 anni per l’amministratore giudiziario Walter Virga, 6 mesi per Emanuele Caramma, figlio di Silvana Saguto, assoluzione per Vittorio Pietro Saguto, padre di Silvana Saguto, 4 anni e 4 mesi per il docente universitario Roberto Di Maria, 5 anni per Maria Ingrao, 4 anni e 6 mesi per Calogera Manta, 8 anni e 1 mese per il colonnello della Dia Rosolino Nasca, Assoluzione per l’amministratore giudiziario Gabriele Aulo Gigante. Gli imputati sono accusati di far parte di un sistema di gestione illecita dei beni confiscati alla mafia.