Pubblicato il: 12/03/2020 alle 00:22
Affanno e febbre insieme. La dispnea e il termometro oltre 37,5, sono i campanelli di allarme per il coronavirus Covid-19. Due segnali importanti che, se si presentano insieme, ci dovrebbero far allertare il 112 o il 118. E' quanto emerge dall'analisi dei dati dei 155 pazienti italiani deceduti al 6 marzo condotta dall'Istituto Superiore di Sanità (Iss).
L'aumento della temperatura e l'affanno, sono presenti come sintomi di esordio rispettivamente nell'86 per cento e nell'82 per cento dei casi esaminati, si legge nella nota dell'Iss. Altri sintomi iniziali riscontrati sono tosse, nella metà dei casi, mentre meno comuni sono i sintomi gastrointestinali, come la diarrea o anche l'emottisi, l'emissione di sangue dalle vie respiratorie ad esempio con un colpo di tosse.
"Questi dati suggeriscono che per chi presenta solo febbre è sufficiente allertare il proprio medico rimanendo a casa – ha spiega Silvio Brusaferro, presidente dell'Iss, che durante la conferenza stampa quotidiana alla Protezione Civile ha ricordato che è 37,5 la temperatura di riferimento – mentre in presenza di entrambi i sintomi è meglio contattare il 112 o 118".
Brusaferro ha anche sottolineato "che bisogna assolutamente evitare di andare per proprio conto dal medico o al pronto soccorso, per evitare di esporre il personale e i pazienti a rischi di contagio. Seguire questa e tutte le altre norme di prevenzione dettate in questi giorni è fondamentale per rallentare il più possibile l'epidemia e proteggere le persone più fragili. Le misure individuali di limitazione dei contatti sociali sono fondamentali per poter contrastare il virus – ha aconcluso – facciamo appello al senso di responsabilità di tutti". (Repubblica.it)