Pubblicato il: 13/03/2020 alle 14:43
L’aumento dei contagi da Covid-19 e il propagarsi dell’epidemia hanno reso necessarie delle misure maggiormente restrittive e limitative. Riteniamo che la lotta al virus sia una priorità̀ e la salute delle persone debba essere posta davanti a tutto. Per queste ragioni, come organizzazione sindacale del commercio, turismo e servizi, invitiamo tutti al massimo rispetto dei provvedimenti del Governo e della Regione, che limitano gli spostamenti non necessari ed evitano la concentrazione e l’assembramento di persone in locali al chiuso. Vogliamo in particolare porre l’attenzione sulle condizioni di lavoro di tutte quelle lavoratrici e lavoratori che svolgono la loro attività̀ a stretto contatto con il pubblico, in particolar modo negli esercizi commerciali e nella grande distribuzione organizzata, anche in quei supermercati che a ogni notizia di possibili restrizioni e limitazioni sono presi d’assalto per assicurarsi scorte alimentari. Chiediamo alle aziende e a tutti i datori di lavoro il massimo rispetto delle regole imposte dai decreti. Garantire l’accesso con modalità contingentate o comunque idonee ad evitare assembramenti di persone, garantire le distanze interpersonali di almeno un metro, sono obblighi che devono essere rispettati. Allo stesso modo le imprese devono fornire ai propri dipendenti tutti i dispositivi di protezione individuale e garantire il rispetto di tutte le procedure utili alla salvaguardia della salute. Non si deroga sulla salute: come organizzazioni sindacali, qualora ci venissero segnalati comportamenti difformi da quanto previsto nei decreti, ci attiveremo presso le autorità̀ competenti a tutela di lavoratrici e lavoratori. Inoltre, rivolgiamo un invito alle imprese della grande distribuzione e tutte quelle attività̀ commerciali, compresi gli esercizi di generi alimentari, non soggette a limitazioni di orari, a riflettere sull’opportunità̀ di prendere in considerazione di agire in autonomia, responsabilmente, per mettere in atto una riduzione delle aperture a partire dalle domeniche. Infine, un appello ai cittadini, ai consumatori, in una situazione di emergenza come quella nella quale ci troviamo: agiamo con responsabilità e rispetto di regole e persone, nel momento in cui centri di aggregazione quali cinema, teatri, discoteche, impianti sportivi sono chiusi, non utilizziamo altri luoghi come centri di aggregazione, evitiamo affollamenti, restiamo all’indispensabile. La salute di tutti prima di tutto».
L’emergenza sanitaria dovuta al COVID-19 e le conseguenti disposizioni per lo svolgimento delle attività produttive in condizioni di migliore sicurezza per la tutela della salute di tutte le persone nei luoghi di lavoro esigono azioni, comportamenti e presidi utili per contrastare il contagio. Lo dice l’art. 1 del DCPM 11 marzo 2020, lo dice il D. Lgs 81/08: in tutte le attività produttive e professionali vanno adottate misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare la salute dei prestatori di lavoro.
IL DATORE DI LAVORO DEVE:
AGGIORNARE il Documento di Valutazione dei Rischi confrontandosi con i RLS e coinvolgendo il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione in ordine alla predisposizione di misure anche urgenti e, eventualmente, il medico competente per quanto riguarda pareri di natura scientifica, adottando tutte le misure di informazione e di sicurezza necessarie per garantire l’integrità fisica e morale dei suoi dipendenti in relazione al rischio biologico da Coronavirus.
RICORRERE al massimo utilizzo del lavoro agile;
FAVORIRE ferie, permessi e strumenti contrattazione collettiva;
SOSPENDERE le attività nei reparti NON indispensabili alla produzione;
ATTUARE protocolli sicurezza anti-contagio, con la valutazione preventiva del rischio con RSPP, Medico Competente, e PREVIA consultazione del RLS;
ADOTTARE preventivamente misure tecnico-organizzative, con limitazione di spostamenti nei siti e di accesso a spazi comuni, anche tramite barriere fisiche o turnazioni, oltre alla fornitura di tutti i sistemi per la sanificazione di mani e superfici;
ATTUARE protocolli anti contagio per la sicurezza e, ove non fosse possibile rispettare la distanza di un metro come principale misura di contenimento, adottare idonei strumenti di protezione individuale (mascherine certificate FFP2-FFP3, in rapporto anche alle specifiche lavorazioni, protezioni facciali, guanti monouso se previsti)
SANIFICARE gli ambienti e le singole postazioni di lavoro, gli spogliatoi o le mense se ne è consentita l’apertura e la fruizione. Ai lavoratori si devono fornire aggiornamenti costanti sulle comunicazioni ufficiali degli organi competenti, oltre che le informazioni e la formazione rispetto al nuovo rischio specifico. Ancora in queste ore si segnalano, PURTROPPO, situazioni aziendali con lavoratori che si trovano ad operare e condividere spazi ravvicinati sia nei reparti che nelle mense o senza la dotazione di mascherine né alcun altro sostanziale provvedimento preso dalle Direzioni Aziendali. Datori di lavoro e lavoratori sono chiamati a farsi carico della corretta e completa applicazione delle indicazioni emanate dalle autorità pubbliche (Governo, Regioni, Prefetture, Comuni). In tutte le attività produttive dove permangono situazioni d’inosservanza delle disposizioni vanno attivate iniziative per garantire l’attuazione di tutte le misure necessarie per la prevenzione dal rischio biologico. Come Organizzazione Sindacale attraverso RSU, RSA ed RLS vigileremo per la rigida applicazione ed osservanza delle condizioni di salute e sicurezza o la richiesta di sospensione dell’attività lavorative laddove non ci fossero queste garanzie. L’INFORMAZIONE E LA FORMAZIONE PREVENTIVA PER I LAVORATORI SONO MISURE GENERALI DI TUTELA A CARICO DEL DATORE DI LAVORO.