Pubblicato il: 20/09/2015 alle 08:39
“Walk for Peace” passa anche da Delia. Il cammino per la pace, di Marco Carletta sta per terminare. Il giovane Marco ha fatto il giro della Sicilia a piedi. Un giro lungo ben 1300 chilometri per ricordare Aldo Naro, il giovane medico sancataldese ucciso in una discoteca di Palermo.
Ieri Carletta è stato accolto dal sindaco di Delia, Gianfilippo Bancheri, nel palazzo municipale. “Quando ho saputo che Marco sarebbe passato da Delia ho pensato subito di accoglierlo. Marco Carletta è una persona eccezionale. Al momento della sua partenza da San Cataldo ho voluto esserci. La sua è stata una bellissima iniziativa che ha fatto riflettere sui nostri comportamenti individuali e messo di fronte alle nostre responsabilità istituzionali. Che dire: sono stato felicissimo di poterlo accogliere e di abbracciarlo con affetto”.
“Questo mio viaggio è principalmente un viaggio di pace contro ogni forma di violenza, di fratellanza universale, di rispetto delle religioni – ha detto Marco Carletta. L'ho fatto in ricordo di Aldo Naro un ragazzo morto a 25 anni, vittima di una società violenta e indifferente. L'ho fatto perchè il sacrificio di Aldo non vada dimenticato. Il mio è stato principalmente un viaggio per ricordare Aldo naro, ma è anche un momento di promozione della nostra terra – ha aggiunto Marco. Noi dobbiamo volere bene la Sicilia. Ho visto una Sicilia ferita, sporca, dove c'è troppa immondizia, troppo malessere”. Marco Carletta spiega anche che il suo viaggio è servito per lanciare ai giovani un messaggio di lotta e di cambiamento.
“Noi giovani – ha detto – dobbiamo cambiare il modo di pensare. Dobbiamo cambiare il modo di vedere le cose. Non dobbiamo dare ogni volta la colpa al sindaco e all'assessore di turno. Al prete o a chi governa. Dobbiamo essere noi i primi a cambiare se vogliamo un cambiamento reale. Il cambiamento nasce dal basso. Nasce dalla famiglia a partire dagli amici, dal quartiere, dalla città. E' forse un'utopia, un sogno. Ma dobbiamo provarci. Per pensare un cambiamento grande prima dobbiamo pensare a un cambiamento piccolo. Piano piano dobbiamo cercare di cambiare questa mentalità sbagliata e distruttiva, che non ha sogni. E i giovani senza sogni non hanno futuro”. L’iniziativa è partita sabato 1 agosto dal quartiere Cristo Re di San Cataldo è si concluderà domenica 20 settembre.