Pubblicato il: 18/03/2020 alle 19:14
L'ultima indagine epidemiologica dell'Istituto superiore di sanità sulle vittime del Coronavirus conferma che gli uomini sono più colpiti delle donne. Tra gli oltre 2000 deceduti – si legge nell'articolo di Alessandra Ziniti di Repubblica – le donne sono meno della metà degli uomini (601 e 1402) e la loro età è più alta rispetto a quella dei maschi (83,7 anni per le donne e 79.5 per gli uomini). Sono 17 i morti con un'età inferiore ai 50 anni, di cui 5 avevano meno di 40 anni ed erano tutti di sesso maschile, tra i 31 e i 39 anni, con gravi patologie pre-esistenti. L'indagine epidemiologica dell'Iss indica anche che la trasmissione dell'infezione è avvenuta in Italia per tutti i casi, ad eccezione dei primi tre segnalati dal Lazio. L'età media dei pazienti risultati positivi al virus che non riescono a superare l'infezione è più alta di oltre 15 anni rispetto a quella dei pazienti che hanno solo contratto l'infezione (80.5 anni deceduti; con infezione 63 anni). L'insufficienza respiratoria è stata la complicanza più comunemente osservata in questo campione (97,2% di casi), poi il danno renale acuto (27,8%), seguita da danno cardiologico (10,8%) e sovrainfezione (10,2%). Mediamente i giorni che passano dall'insorgenza dei sintomi al decesso sono otto, quattro dall'insorgenza dei sintomi al ricovero in ospedale e quattro dal ricovero in ospedale al decesso.