Anche l’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta è stato inserito nello studio “Tocivid-19” che valuterà l’efficacia e la sicurezza del Tocilizumab nel trattamento della polmonite da Covid-19. Ad annunciarlo è il direttore sanitario dell’Asp Marcella Santino che ha anche fatto presente che al Sant’Elia vengono già utilizzate tutte le terapie di supporto. “Come si è detto dovunque in questi giorni – spiega il direttore del reparto di Rianimazione, dove il farmaco sarà utilizzato, Giancarlo Foresta – uno dei farmaci adoperati per il trattamento della polmonite grave da Covid-19 che ha più suscitato l'interesse degli scienziati per i risultati ottenuti è il tocilizumab. Poiché l'evoluzione dell'infezione da Covid-19 sembra essere legata alla risposta di ciascun individuo all’infezione più che al virus stesso, per il trattamento dei casi gravi (tipicamente ricoverati presso le rianimazioni) è stato provato, seguendo l’esperienza cinese in attesa dell’uscita del vaccino, un farmaco (tocilizumab) con un potentissimo effetto antinfiammatorio specifico verso una sostanza prodotta dal nostro organismo (interleuchina 6) coinvolta nei meccanismi dell’infiammazione che, in poche parole, può essere tra quelle che contribuiscono al danno specie a livello polmonare. L’Aifa(Agenzia Italia del Farmaco) con la collaborazione della Fondazione Pascale di Napoli (aderente all’Istituto Nazionale Tumori) ha avviato lo studio multicentrico TOCIVID-19 (cui partecipano diversi centri In tutta Italia) per vedere se il Tocilizumab è veramente efficace nelle polmoniti gravi da Coronavirus 19. Anche il nostro ospedale, in particolare il reparto di Malattie Infettive e quello di Anestesia e Rianimazione, sono stati coinvolti in questi studio con la speranza di offrire ai nostri pazienti una chance terapeutica in più in una malattia che sta mettendo a dura prova le risorse sanitarie mondiali. Nei primi giorni della prossima settimana dovremmo ricevere le prime dosi per somministrarle a pazienti selezionati in base a criteri clinici ristretti secondo quanto previsto dallo studio. Tra le terapie, per i quattro pazienti finora ricoverati in terapia intensiva – conclude il primario Giancarlo Foresta – stiamo già utilizzando farmaci antiretrovirali, un antimalarico, il cortisone nelle dosi previste dai protocolli e soprattutto le ventilazioni invasive e non invasive che sono poi quelle salvavita”. Il direttore dell’Unità Operativa di Rianimazione Giancarlo Foresta ha fatto sapere anche che è stato modificato l'impianto di ventilazione di quello che prima era il blocco operatorio del quarto piano, dove è stata dedicata un’intera sala all’emergenza coronavirus (nella foto). E’ stato infatti realizzato un impianto a pressione negativa che impedisce la diffusione del virus nell'ambiente dell'ospedale. Sulla diffusione dell’epidemia, invece, nella nostra provincia il direttore sanitario Marcella Santino ha sottolineato: “In questo momento non possiamo fare previsioni perché siamo, nel nostro caso, nella fase iniziale. Ribadisco quindi l’importanza di rimanere a casa quanto più possibile, che è l’unico modo che abbiamo per fare prevenzione”.
Coronavirus. L'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta inserito nello studio “Tocivid-19”
Potrebbe piacerti anche
Seguonews
Lascia un commento
Lascia un commento
Ultime news
//
We influence 20 million users and is the number one business and technology news network on the planet
Sign Up for Our Newsletter
Subscribe to our newsletter to get our newest articles instantly!
[mc4wp_form id=”847″]