Un gioco che si è traformato in tragedia. Stava giocando a casa quando ha preso una pallina con una piccola ventosa attaccata e l'ha messa in bocca, per poi ingoiarla. Erano le 21.30 di ieri sera quando un bimbo di 18 mesi di Pietraperzia ha cominciato a non respirare più. La pallina infatti si era attaccata alla trachea, cosa che scopriranno poco dopo i medici, soffocandolo. A portare immediatamente il bimbo, 18 mesi, alla guardia medica di Pietraperzia è stata la mamma, una ventinovenne. Qui due medici hanno soccorso il bimbo e, rendendosi conto della gravità, uno di loro lo ha immediatamente accompagnato in ambulanza, insieme agli operatori del 118, al pronto soccorso dell'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta. Qui il piccolo è giunto alle 22, ormai privo di vita. Per diverso tempo i medici, insieme a un Rianimatore, hanno tentato di rianimare il bimbo. Ma purtroppo non c'è stato nulla da fare. La Procura di Enna ha aperto un fascicolo sulla morte del bambino, disposto l'autopsia e ha delegato le indagini alla squadra mobile di Caltanissetta, diretta da Marzia Giustolisi. Il pm di turno ha disposto il sequestro della salma e della pallina. Sul caso indaga la polizia. I genitori non si danno pace. Il padre, un trentenne di Enna che lavorava in una cooperativa per migranti, sempre a Enna, e la madre, una casalinga, sono ancora sconvolti dall'accaduto.