Nuove regole sul servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in Sicilia per l'emergenza Coronavirus. Pubblicata una nuova ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci, a firma anche dell'assessore regionale Pierobon e del dirigente Salvo Cocina.
Le nuove disposizioni distinguono differenti modalità di raccolta e smaltimento dei rifiuti, con particolare riguardo a quelle abitazioni in cui sono presenti persone in isolamento, quarantena obbligatoria o addirittura risultate positive al Covid-19. In questi casi, è sospesa la raccolta differenziata. Tutti i rifiuti, indipendentemente dalla natura – quindi compresi fazzoletti, rotoli di carta, teli monouso, mascherine e guanti – sono considerati rifiuti indifferenziati e pertanto raccolti e conferiti insieme. La spazzatura dovrà essere contenuta e chiusa in almeno due sacchetti uno dentro l’altro (o in numero maggiore in dipendenza della loro resistenza meccanica), possibilmente utilizzando un contenitore a pedale.
I sacchi devono essere chiusi adeguatamente utilizzando guanti monouso e mantenuti integri. Evitare inoltre, l’accesso di animali da compagnia ai locali dove sono presenti i sacchetti della spazzatura. I rifiuti saranno gestiti separatamente dagli altri con le procedure operative di dettaglio che adotterà ciascun Comune, minimizzando i rischi di contaminazione.
In tutte le altre abitazioni, ossia quelle in cui non ci sono contagiati, restano in vigore le normali procedure di raccolta dei rifiuti, inclusa la raccolta differenziata laddove attiva (quindi occorre continuare a farla). Tuttavia, a scopo preventivo, fazzoletti, rotoli di carta, mascherine e guanti utilizzati devono essere smaltiti nei rifiuti indifferenziati. Inoltre devono essere utilizzati almeno due sacchetti uno dentro l'altro o in numero maggiore in dipendenza della resistenza meccanica dei sacchetti. I rifiuti dovranno essere smaltiti come da procedure già in vigore (esporli fuori dalla propria abitazione negli apposti contenitori o gettarli negli appositi cassonetti condominiali o di strada).
Gli eventuali maggiori costi sostenuti dai Comuni per fronteggiare l'emergenza – precisa l'ordinanza – non comporteranno un aumento della Tari.