l trend di crescita delle persone attualmente positive al coronavirus rimane stabile: oggi l'aumento è di 3815 unità, ma è un numero stabile rispetto ai giorni passati (sabato l'incremento era stato di 3.651 persone). Complessivamente i malati sono 73.880. Cresce ancora il bilancio delle vittime da Covid-19: nelle ultime 24 ore sono morte 756 persone, portando il totale a 10.779. I guariti sono 13030, rispetto al bollettino di ieri +646. Sono 3.906 le persone in terapia intensiva. Il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – ha raggiunto i 97.689. Lo ha detto il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, in conferenza stampa dalla sede del dipartimento.
Borrelli ha anche voluto ringraziare "il popolo albanese e il presidente Edi Rama" per la partenza di 30 tra medici e infermieri in aiuto del nostro Paese. Il numero di casi totali italiani che hanno contratto il coronavirus tocca quota 97.689. Di questi, 73880 risultano ancora positivi. Sono 3.906 i malati ricoverati in terapia intensiva, 50 in più rispetto a ieri. Di questi, 1.328 sono in Lombardia. Dei 73.880 malati complessivi, 27.386 sono poi ricoverati con sintomi e 42.588 sono quelli in isolamento domiciliare, il 58% del totale, senza sintomi o con sintomi lievi. Il dato è stato reso noto dalla Protezione civile.
Negli ultimi 3 giorni si è verificato un calo sia del numero delle vittime sia dei ricoveri in terapia intensiva, "grandi cambiamenti nell'ordine del 10-15%" che dipendono dalle "misure messe in atto" e da un "sistema sanitario che sta rispondendo", ha detto lo pneumologo e membro del Comitato tecnico scientifico Luca Richeldi in conferenza stampa. "Non dobbiamo fermarci ai numeri – aggiunge – ma sono dati che devono far riflettere e ci incoraggiano nel messaggio che con i nostri comportamenti salviamo delle vite".
"Mi associo all'importante messaggio del ministro Speranza – ha aggiunto Richeldi -, i dati sono un motivo per continuare a comportarci così, ma anche ad essere più stretti. Visti risultati dobbiamo essere ancora più convinti nel rispetto delle misure. La battaglia è molto lunga, non dobbiamo abbassare la guardia. In particolare il calo dei deceduti e dei ricoveri in terapie intensive danno dati solidi e concreti che si riflettono sulla vita dei cittadini".
"Siamo ancora nel pieno dell'epidemia. Sarebbe un grave errore abbassare la guardia proprio ora", dichiara il ministro della Salute, Roberto Speranza. "Si finirebbe – afferma il ministro della Salute – per vanificare quanto fatto fino ad oggi. I sacrifici di queste settimane sono seri". "Gli epidemiologici affermano che si vedono i primi effetti del contenimento. Non siamo però ancora al cambio di fase. Servirà – avverte – tempo e gradualità".