Pubblicato il: 02/05/2020 alle 16:10
Come noto, il 4 maggio sarà il giorno tanto atteso da noi ciclisti per la ripresa dell'attività sportiva all'aperto.
La ripresa però è condizionata al rispetto delle regole indicate dal DPCM 26 aprile 2020 e, in particolare, dall’art. 1 lett. f) (ripreso dall’art. 8 dell’ordinanza del 30.04.2020 del Presidente della Regione Sicilia), il quale, nel consentire l’attività sportiva all’aria aperta all’interno del territorio regionale, impone un distanziamento di almeno due metri. E' quanto afferma in una nota l'avvocato Francesco Augello, delegato provinciale della Federazione Ciclistica Italiana
A prescindere da quanto indicato dalle norme giuridiche, la massima prudenza e il buonsenso dovranno sempre accompagnare i nostri allenamenti.
Purtroppo, comportamenti imprudenti e irresponsabili, per non dire scellerati, di tanti sportivi (o pseudo tali) nei mesi scorsi hanno portato ad un blocco totale delle attività all'aria aperta ed una crescente e diffusa intolleranza nei confronti di chi, nel rispetto delle regole, ha continuato ad allenarsi.
A farne le spese sono stati gli atleti professionisti o di interesse nazionale, sui quali sono maggiormente ricadute le pesanti scelte del Governo nazionale e regionale.
Anche per tali ragioni, si chiede un maggiore senso di responsabilità ed autocontrollo, non abusando di questa parziale riapertura e ponendo in essere comportamenti ancora più cauti rispetto a quelli prescritti.
Quale delegato provinciale della Federazione Ciclistica Italiana invito, pertanto, a rispettare il decalogo per la ripresa degli allenamenti stilato dall'Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani e fatto proprio dalla FCI, che potrete consultare e scaricare sul sito della FCI o seguendo il link riportato in basso.
A riguardo, rimarco il suggerimento di preferire uscite in solitaria e preciso che la mascherina e i guanti monouso non vanno indossati durante la pratica sportiva, ma solo in caso di sosta.
Vorrei, inoltre, aggiungere alcune indicazioni frutto di una riflessione personale: prima dell'uscita comunicate il vostro itinerario; se possibile, utilizzate delle app che consentano il tracciamento in tempo reale; portate sempre con voi il tesserino ed un telefono cellulare; evitate i percorsi in fuoristrada.
Su quest'ultimo punto, voglio precisare che il 29 aprile è comparso sul sito ufficiale della Regione Sicilia un avviso pubblico a firma del dirigente Mario Candore del Dipartimento dello Sviluppo Rurale e Territoriale, il quale testualmente dispone: "(…) nei demani forestali e nelle riserve naturali, affidate in gestione al Dipartimento Sviluppo Rurale e Territoriale, sarà consentita esclusivamente la passeggiata in solitario o altra singola attività motoria, tipo marcia o corsa, in solitario, senza l'utilizzo di alcun veicolo o mezzo meccanico di locomozione(…)".
Tale comunicato esclude che ci si possa recare in aree demaniali o riserve naturali con le biciclette.
A prescindere dal valore precettivo di tale disposizione, l'attività ciclistica in solitaria nelle aree rurali e boschive è altamente sconsigliata e, pertanto, si invita a svolgere unicamente attività su strada.
Vi informo, infine, che nei giorni scorsi si sono tenuti degli incontri con i rappresentanti del Comune di Caltanissetta, i quali hanno dimostrato una particolare vicinanza alle federazioni e alle associazioni sportive.
A riguardo, posso dire che sono attualmente al vaglio alcune proposte per la pratica in sicurezza delle attività sportive e del ciclismo in particolare. Per tali ragioni, vorrei personalmente ringraziare l'assessore allo sport Fabio Caracausi che, da vero uomo di sport qual è, si sta impegnando per permettere a tutti di praticare lo sport in sicurezza e ha immediatamente fatto proprie le proposte avanzate dalla nostra Federazione.