Pubblicato il: 10/05/2020 alle 20:01
Mentre sale a 72 il numero dei guariti in provincia di Caltanissetta non si può non sottolineare un altro dato positivo: dal 24 aprile non si è più registrato alcun decesso. E inoltre nessun paziente è ricoverato nel reparto di terapia intensiva covid-19 del Sant'Elia, chiusa ormai dal 3 maggio vista l'assenza di nuovi pazienti. Sono dati che fanno tirare un sospiro di sollievo anche se l’allerta, ovviamente, deve restare alta fino a quando nell'intera Regione non si registrerà un numero di contagi pari a zero. Certo il fatto che oggi i positivi in più in tutta l'Isola siano soltanto 14 lascia ben sperare. Ed è innanzitutto sul numero dei decessi che si è soffermato il primario di Malattie Infettive Giovanni Mazzola sentito da Seguo News sull'andamento del Covid-19 nella nostra provincia. “Abbiamo la mortalità più bassa della Sicilia – ha detto Mazzola – e questo è un dato che va sottolineato. Nel reparto che dirigo sono state ricoverate fino ad ora 54 persone e soltanto 2 pazienti sono deceduti: un’anziana di 92 anni con problemi cardiaci e un altro paziente che, sì era positivo al coronavirus, ma la causa del decesso è stata una dissecazione dell’aorta". Al primario abbiamo chiesto se concorda con alcuni dei suoi colleghi di altri ospedali che hanno parlato di una minore carica virale del covid-19. "L’impressione – ha detto il medico – è che le ultime infezioni siano meno importanti rispetto alle prime. Inizialmente arrivavano 3 o 4 ambulanze al giorno con insufficienze respiratorie gravi, ora arrivano pazienti con polmoniti ma con quadri meno severi. Ma questo potrebbe essere anche dovuto al fatto che vi è anche un minor numero di persone che si ammalano per effetto del distanziamento sociale. E quindi che a un minor numero di malati corrisponda un minor numero di casi gravi. Per quanto riguarda le cure stiamo utilizzando l’eparina, che va a prevenire la formazione di trombi e il tocilizumab, il farmaco per l’artrite reumatoide di cui si è parato tanto. Siamo infatti inseriti nello studio Tocivid”. Al primario, così come ci è stato chiesto da molti lettori abbiamo chiesto della cura con il plasma dei guariti. "Attualmente viene somministrata in pochissimi ospedali in Italia, che sono stati inseriti in uno studio dell'Aifa. Non è ancora stata autorizzata dalla Regione Sicilia e sicuramente se dovesse dare, dove è oggetto di studio, i risultati sperati è chiaro che verrà estesa anche qui da noi". Soddisfazione per i dati è stata espressa anche dal direttore generale dell’Asp Alessandro Caltagirone. “Dei 13 decessi registrati, 3 sono della provincia di Agrigento e si sono trovati nel nostro ospedale per effetto della convenzione stipulata con l’altra Asp. I restanti 10, della nostra provincia, risalgono a un periodo antecedente al 24 aprile in cui i pazienti forse sottovalutavano il problema e spesso arrivavano in ospedale quando erano già troppo gravi. Vedi il caso del primo deceduto, il biologo nostro dipendente. I primi giorni lui stesso ha rifiutato il ricovero, salvo poi arrivare in ospedale quando il quadro clinico era ormai drammatico. Stessa cosa purtroppo è successa anche con il medico di Riesi che per qualche giorno ha avuto i sintomi del coronavirus ma possibilmente ha scambiato il tutto per una influenza e per questo non si è immediatamente attivato per il ricovero. Quindi di certo l'atteggiamento dei cittadini è cambiato. Adesso sono consapevoli del fatto che il virus può contagiare chiunque e quindi stanno molto attenti anche nel mantenere più alta l'attenzione sul distanziamento sociale. E poi c’è stata l’introduzione di nuove terapie, dal tocilizumab all'eparina che somministrate per tempo stanno dando ottimi risultati. Insomma il numero dei decessi è molto basso sia in relazione alla popolazione della provincia (0.003%) che in relazione al dato dei deceduti di tutta la Sicilia (10 decessi su 256 totali sono il 3.9%).Penso che abbiamo affrontato al meglio questa epidemia anche circoscrivendo per tempo i focolai. Adesso però bisognerà attendere che passino i 14 giorni a partire dal 4 maggio, giorno in cui si è dato inizio ad un allentamento delle misure di contenimento".