Pubblicato il: 27/05/2020 alle 17:42
No quiz a crocette, ma quesiti a risposta aperta. E’ il nucleo dell’emendamento della relatrice Luisa Angrisani (M5s) al dl Scuola, frutto dell’accordo politico di maggioranza, che ha avuto il via libera in commissione Istruzione al Senato. Il concorso riguarderà coloro che abbiano già fatto almeno 3 anni di docenza.
Nel testo non è precisato quando si terrà la prova d’esame per gli insegnanti precari, decisione che spetterà al ministero dell’Istruzione e l’orientamento della ministra Lucia Azzolina è di far svolgere il concorso subito dopo l’estate.
L’immissione in ruolo dei primi vincitori ci sarà a decorrere dal 1 settembre 2021 ma la norma approvata garantisce la retrodatazione giuridica della nomina a settembre 2020. «La prova scritta relativa alla procedura concorsuale straordinaria – si legge nell’emendamento – da superarsi con il punteggio minimo di sette decimi o equivalente e da svolgersi con sistema informatizzato secondo il programma di esame previsto dal bando, è distinta per classe di concorso e tipologia di posto». Ed è «articolata in quesiti a risposta aperta».«Per i posti comuni – prosegue il testo – alla valutazione delle conoscenze e delle competenze disciplinari e didattico-metodologiche, nonchè della capacità di comprensione del testo in lingua inglese; per i posti di sostegno, alle metodologie didattiche da applicarsi alle diverse tipologie di disabilità, nonchè finalizzati a valutare le conoscenze dei contenuti e delle procedure volte all’inclusione scolastica degli alunni con disabilità, oltre che la capacità di comprensione del testo in lingua inglese. La prova scritta per le classi di concorso di lingua inglese – si legge ancora nella proposta di modifica del relatore – è svolta interamente in inglese ed è composta da quesiti a risposta aperta rivolti alla valutazione delle relative conoscenze e competenze disciplinari e didattico-metodologiche». I quesiti «delle classi di concorso relative alle restanti lingue straniere sono svolti nelle rispettive lingue, ferma restando la valutazione della capacità di comprensione del testo in lingua inglese».