Pubblicato il: 28/05/2020 alle 15:29
“Nessun posto di lavoro vada perduto”. La Cisl Fp di Agrigento, Caltanissetta ed Enna rilancia le parole del prefetto Cosima Di Stani che è intervenuto sulla vicenda della casa di riposo “A. Aldisio” di Gela e chiede che la forte presa di posizione del funzionario governativo dello scorso 21 maggio si traduca in atti consequenziali da parte del commissario straordinario della Regione Giuseppe Lucisano, il quale non ha ad oggi fornito alcun riscontro circa i passaggi che porteranno alla gestione, come Ipab, della casa di riposo.
Intanto sale la preoccupazione dei dipendenti della Fenice, rappresentati dalla Fp Cisl Ag Cl En, che sono riuniti in assemblea permanente e hanno dato vita questa mattina ad un sit-in davanti al comune di Gela.
“Non vogliamo credere che il prossimo 31 maggio saremo fuori dalla struttura, come anticipano alcune fonti – dicono -. Tornare alla gestione pubblica non può tradursi nella soppressione di posti di lavoro. Possiamo essere d’accordo sul nuovo modello d’impresa, ma ci chiediamo e chiediamo a chi di dovere, come possa essere gestita una struttura per anziani se chi sta operando il nuovo corso sconosce dinamiche e reali bisogni. Ci lascia altresì perplessi – dicono i lavoratori – la dotazione organica oggi delineata: se al momento sono 30 le unità che accudiscono gli anziani quale servizio di qualità potrà essere assicurato riducendo a 7 il numero degli operatori? Chiediamo al commissario di rivelare chiaramente quali sono le sue reali intenzioni e tenga conto dell’intervento del prefetto Cosima Di Stani”.
“ Vogliamo sperare che non si stia pensando di privarsi dell’esperienza dei dipendenti della Fenice srl che vanno assorbiti nel rispetto delle linee guida predisposte dalla Prefettura – commentano il rsa Nicola Di Benedetto e il segretario territoriale della Cisl Fp Gianluca Vancheri -. Gestire una casa di riposo è cosa serie, non serve la fantasia ma l’applicazione di un contratto di lavoro che ne disciplina le prestazioni 7 giorni su 7 e 24 ore su 24. Un contratto che serve a garantire servizi essenziali quali assistenza sanitaria, cucina, lavanderia, pulizia, servizio di portierato, uffici amministrativi, sorveglianza Covid, ecc. ecc. Come Cisl Fp non permetteremo che i lavoratori della Fenice Srl vengano rimpiazzati da altri lavoratori con un semplice atto amministrativo che ne mortificherebbe l’impegno”.
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