Pubblicato il: 12/06/2020 alle 08:26
"Il nazismo è stato un orrore della storia e va condannato senza appello, è fin troppo facile creare uno scoop quando non vi è. In quel libro di poesie avevo inserito, a mo' di elenco, una carrellata di esempi che in varie epoche storiche avevano rappresentato espressioni diverse di riferimenti storici legati a tematiche esoteriche o metafisiche". Lo scrive in un lungo post nella sua pagina Facebook Alberto Samonà, assessore alla cultura e all'Identità siciliana, replicando al servizio pubblicato ieri sul "Fatto quotidiano". "Un libro che non aveva niente a che vedere con la politica. Fra questi esempi ce n'era uno sul cosiddetto 'nazismo esoterico e nello stesso testo, però, vi erano poesie che parlavano di Islam, del mago britannico Aleister Crowley, di spiritualità 'New Age' anni Settanta, di paganesimo antico, di magia, del mistico francese Louis de Saint Martin e di altri svariati esempi, quali testimonianze storiche – sottolinea Samonà -. Per fugare ogni dubbio, ricordo, che -cosa che ovviamente l'articolo non scrive – nel gennaio 2009 in occasione della Giornata della Memoria, su impulso dell'Aned, associazione dei deportati, insieme, fra gli altri, con Dario Fo tenemmo una conferenza all'Accademia di Brera a Milano per lanciare una petizione proprio per scongiurare la demolizione del Memoriale, il suo spostamento dal campo di Auschwitz e la cancellazione della memoria. Purtroppo, la mobilitazione non sortì l'effetto sperato e il Memoriale in ricordo dei deportati italiani fu smontato, nel silenzio della quasi totalità dei cosiddetti intellettuali siciliani e di gran parte della sinistra politica". "Nel 2015 – ricorda Samonà – ho moderato la grande giornata di studio sulla presenza storica degli Ebrei in Sicilia, promossa dall'associazione "Elisabeth de Rothschild", che non può essere sospettata di simpatie neonaziste.
Preannuncio, che stiamo lavorando in assessorato a una grande mostra, pensata come un viaggio nella storia, nella società e nella psiche, sulla necessità di abbattere i muri associati all'idea di separazione, di 'ghetto'. Una mostra con 27 artisti, per lo più israeliani". (ANSA).