Pubblicato il: 17/06/2020 alle 20:58
"Sono anni che viviamo e subiamo la crisi e l’idea che la vertenza Gela non potesse e non dovesse avere colori politici, ma tutto ciò è stato vero fino a quando ieri le beghe interne alla politica locale multicolor hanno preso il sopravvento sui temi sostanziali per la città, come il rilancio dell’edilizia e del decoro urbano grazie ad un provvedimento del Governo, l’ecobonus e il sismabonus, che a breve sarà legge e potrebbe dare respiro all’economia di Gela". E' quanto scrive in una nota Virginia Farruggia, consigliere del Movimento cinque stelle. "Piuttosto che votare una mozione utile nel breve tempo e che avrebbe potuto dare un segnale di ottimismo alla città e la possibilità ad un comune in cui la macchina amministrativa è del tutto bloccata per gravi carenze organizzative prima ancora che di organico (problema quest’ultimo presente nella maggior parte delle amministrazioni), i consiglieri di maggioranza hanno preferito far cadere il numero legale e rinviare la mozione di un mese, come se Gela avesse ancora tempo da perdere o occasione da lasciarsi scappare. Si è deciso di punire una parte politica della super coalizione piuttosto che decidere di attivare un ufficio ad hoc per velocizzare le pratiche che arriveranno presto al comune. Ieri la maggioranza ha ritenuto molto più importante votare una mozione per agevolare le ristrutturazioni dei privati in centro storico sgravandoli da oneri di costruzione, piuttosto che pensare a tutto il comparto edile votando una mozione sull’incentivo del 110% su tutti gli immobili presenti nel tessuto urbano; ha preferito votare una mozione sullo spostamento della ferrovia per realizzare un’ulteriore asse stradale, nonostante sia in previsione a breve termine la realizzazione della circonvallazione di Gela, piuttosto che dimostrare di avere una visione programmatica dello sviluppo urbano della città e dello sviluppo della mobilità che contro ogni volontà si sta imponendo di giorno in giorno davanti ai nostri occhi. Il M5S ha presentato ben tre emendamenti dimostrando veramente che il buon senso possa andare al di sopra dell’appartenenza. Sull’abbattimento degli oneri di costruzione ha chiesto di ampliare l’abbattimento a tutti gli immobili del tessuto urbano, legando il provvedimento ad un piano di rilancio della città intera, incentivando i cittadini a generare lavoro attraverso lo sgravio per tutti gli immobili per cui avrebbero chiesto un cambio di destinazione d’uso da residenziale a commerciale o turistico/ricettivo; sulla ferrovia avevamo chiesto di vincolare lo spostamento alla realizzazione di un percorso ciclo pedonale che avrebbe permesso l’attraversamento trasversale delle auto ma avrebbe anche garantito un percorso da est ad ovest in sicurezza per i sempre più numerosi ciclisti che si impongono nelle strade e per i pedoni; infine avevamo voluto arricchire la mozione sull’ecobonus chiedendo attraverso un emendamento un ufficio che si occupasse anche di istruire le pratiche in merito, oltre a dare larga diffusione del provvedimento, e si occupasse di riesumare il Piano Colore di cui il comune di Gela si è dotato anni fa ma che non è mai entrato in vigore. Ieri questa maggioranza in consiglio comunale ha ancora una volta dimostrato di non avere una visione univoca dello sviluppo della città e di continuare ad agire a spot con ordinanze contigentate e sconnesse tra di loro. Sono settimane che discutiamo di una nuova mobilità, a fronte anche di una petizione firmata da cittadini e associazioni sul tema, ma all’emendamento sullo spostamento della linea ferrata hanno votato contro non comprendendone l’opportunità. Così come hanno fatto cadere il numero legale per scaramucce interne. Gela ha bisogno di una classe politica che sappia mettere da parte l’individualismo e portare avanti un progetto univoco che la possa tirar fuori dal pantano in cui si trova a causa di una politica miope e di una classe dirigente non all’altezza della situazione".