Pubblicato il: 20/06/2020 alle 10:35
Oggi è un grande giorno per gli oltre cinquecento creditori – fra aziende sub-fornitrici e subappaltatrici e professionisti – che, a seguito del fallimento dei rispettivi general contractor, non hanno più ricevuto i pagamenti dovuti per i lavori eseguiti. È stato firmato il decreto che attiva il primo piano di riparto (45,5 milioni di euro) del Fondo salva-imprese.
I 250 creditori siciliani, tra cui quelli del gruppo Cmc, le imprese e i professionisti creditori del Quadrilatero Umbria-Marche, di Glf, Cmc, Coci e Astaldi e i creditori della Sardegna di Glf, Oberloser e Astaldi, possono finalmente tirare un sospiro di sollievo.
Con una dotazione iniziale di 45,5 milioni di euro, portata successivamente a circa 90 milioni (che probabilmente diventeranno complessivamente 120 se verrà approvato dal Parlamento l’emendamento presentato dal vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Giancarlo Cancelleri), il Fondo salva-imprese andrà a ristorare i crediti di queste aziende, che sono state interessate da crisi iniziate dopo il primo gennaio 2018.
“Oggi, tra le gru e la polvere del cantiere del viadotto Himera, sull’autostrada A19 Palermo-Catania, dove mi trovo per seguire personalmente l’andamento dei lavori per il varo in quota dei conci che costituiranno l'impalcato del nuovo viadotto – commenta il vice ministro Cancelleri – mi è arrivata la tanto attesa telefonata. Finalmente è stato firmato il decreto attuativo che permetterà a questi 525 creditori, fra aziende e professionisti, di ottenere, subito e cash, il pagamento di buona parte dei propri crediti”.
Un’ulteriore buona notizia per le aziende e i professionisti creditori è che le risorse messe a disposizione dal Fondo, oltre a essere versate direttamente nelle loro casse, non verranno intaccate per compensare eventuali debiti nei confronti dell’erario.
Una misura pensata dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in occasione della visita al cantiere della SS 640 a Caltanissetta a marzo dello scorso anno, portata avanti inizialmente dall’allora ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, e successivamente dal vice ministro Giancarlo Cancelleri.
“Sono veramente felice per questo tanto sofferto e agognato risultato – continua il vice del Mit – oggi queste piccole e medie imprese della filiera edile e le migliaia di lavoratori che vi operano possono tirare un sospiro di sollievo. Questa è la riprova dell’attenzione che questo governo, la ministra De Micheli e il MoVimento 5 stelle hanno nei confronti delle attività produttive – aggiunge Cancelleri – un pilastro portante che riteniamo essenziale per il futuro e la crescita del nostro Paese”.