Pubblicato il: 20/06/2020 alle 11:37
All'indomani del confronto con i vertici di Caltaqua e Siciliacque e il Presidente dell'Ati, Massimiliano Conti, il sindaco di Gela, avv. Lucio Greco, torna a sollecitare un autorevole ed urgente intervento all'ASP relativamente all'emergenza idrica che sta facendo soffrire non poco la città. “E' nostra intenzione risolvere il problema una volta per tutte” ha dichiarato ieri il primo cittadino nel corso dell'incontro, sottolineando come non sia possibile che, a fronte di una condotta idrica che non presenta troppe falle, puntualmente, ogni anno, Gela soffra questa penuria di acqua. I problemi, evidentemente, sono di altra natura e vanno ricercati anche nei numerosi allacci abusivi alla rete idrica, soprattutto nella zona tra Gela e Licata, da parte di aziende che utilizzano l'acqua per fini irrigui e che ultimamente hanno causato una diminuzione della portata di 70 litri al secondo.
“Per questo motivo, oltre a scrivere all'ASP, abbiamo inviato la nota pure a Sua Eccellenza il Prefetto, all'ATI e all'assessorato regionale alla Salute. La situazione è molto grave – prosegue il primo cittadino – e si profila ormai come emergenza, dato che l'arrivo della stagione estiva può solo acuire un problema che i gelesi, purtroppo, conoscono molto bene. Chiediamo all'ASP di attestare come questa forte diminuzione comporti la necessità di disporre di fabbisogni idrici urgenti e di nuovi approvvigionamenti ricorrendo, ad esempio, ai pozzi Pantanelli di proprietà dell'ex ASI e oggi gestiti da Caltaqua. Inoltre, partendo dal decreto dell'assessorato regionale alla Salute del 7 luglio 2017, chiediamo che il gestore possa avviare il programma di monitoraggio su indicazione dell'ASP. Stando a questo decreto, infatti, in situazioni di emergenza il monitoraggio analitico può non rispettare il periodo annuale, a condizione che siano intrapresi controlli frequenti e mirati che avvalorino il giudizio provvisorio di idoneità. Manterremo alta l'attenzione su questa che è una delle emergenze maggiormente avvertite dalla popolazione, e le studieremo tutte pur di dare risposte certe e celeri. Attendiamo una risposta dall'ASP – conclude il primo cittadino – e poi valuteremo le prossime mosse”.