Pubblicato il: 09/07/2020 alle 18:09
Il Tribunale del Riesame di Caltanissetta ha annullato la misura cautelare interdittiva della sospensione dai pubblici uffici nei confronti di dieci dipendenti dell'Urega di Caltanissetta. Il tribunale, presieduto da Andrea Catalano, ha annullato il provvedimento perché il Gip, prima di emettere l’ordinanza non ha proceduto ad interrogare gli stessi indagati. Il tribunale ha così accolto l'istanza del collegio difensivo rappresentato dagli avvocati Annalisa Petitto, Walter Tesauro, Giuseppe Panepinto, Massimo Dell'Utri, Rosario Di Proietto e Davide Schillaci.
L’inchiesta, denominata “Ghost” è stata condotta dalla Guardia di Finanza ed è nata da un esposto anonimo. L’attività di indagine, coordinata dalla Procura, condotta mediante dedicati servizi di appostamento e pedinamento e suffragata da riprese video-fotografiche e riscontri documentali, ha consentito di contestare a carico dei suddetti funzionari l’ipotesi di truffa aggravata e di false attestazioni o certificazioni relativamente alle presenze in servizio, reato quest’ultimo previsto dal Testo Unico sul Pubblico Impiego.
È stato rilevato che gli indagati, dopo aver timbrato o aver fatto timbrare il badge da colleghi compiacenti, anziché dedicarsi alle mansioni loro demandate, si allontanavano in modo sistematico e consuetudinario dal luogo di lavoro per girovagare per le vie cittadine, recarsi in banca, fare la spesa o dedicarsi ad altre esigenze personali. L’assenza dagli uffici si protraeva anche per quattro/cinque ore su un turno di servizio della durata di sei ore. In altri casi, in un contesto di generale complicità, per attestare falsamente gli orari di servizio veniva asserito il mancato funzionamento dell’apparecchiatura marcatempo o semplicemente dichiarata la dimenticanza del badge.