Pubblicato il: 11/07/2020 alle 08:17
Avrebbe dovuto fare una visita cardiologica entro dieci giorni, così come prescritto dall'oncologo, ma al Sant'Elia non sarà possibile. A segnalarlo alla nostra redazione il marito della paziente, il sancataldese Beniamino Caramanna. "Mia moglie combatte da anni contro un tumore – ha spiegato il nostro lettore – adesso sarà necessaria una nuova terapia. A tal proposito l'oncologo al quale ci siamo rivolti ha detto che per cominciare con la nuova cura è necessario fare una visita cardiologica e di farla il prima possibile. Così ho chiamato al Cup dicendo che avevo una prenotazione urgente e che la visita andava fatta entro 10 giorni. Mi è stato detto che al Sant'Elia non sarebbe stato possibile ma che, visto che si trattava di un'urgenza, era possibile prenotare all'ospedale di Gela. Ho fatto presente che mia moglie ha difficoltà a deambulare ma mi è stato detto che non possono farci nulla. A quel punto sono salito in direzione sanitaria, all'ottavo piano. Ho detto che se mia moglie doveva andare fino a Gela per fare questa visita avrebbero quanto meno dovuto mettermi a disposizione un'ambulanza. Ovviamente la risposta è stata negativa e mi hanno detto che questo servizio non esiste e che se voglio l'ambulanza la prendo a pagamento. Mi chiedo perché non viene data la precedenza a malati oncologici per i quali visite come queste sono fondamentali per poter intraprendere nuove terapie o continuare quelle che si stanno facendo. Viene negato un diritto alla salute e questo non lo accetto".