Pubblicato il: 03/09/2020 alle 15:21
“Sono tante le scuole in Sicilia che in questo momento dell’anno si trovano senza direttore amministrativo e oberate da una notevole mole di pratiche. L’Ufficio scolastico regionale e gli Ambiti territoriali provinciali, anche loro a corto di personale, hanno reclutato temporaneamente circa 120 direttori amministrativi dalle segreterie, scaricando allo stesso tempo su di esse la valutazione di 70.000 domande delle Gps e ora anche dei ricorsi”. Lo dichiarano in una nota congiunta i segretari generali delle organizzazioni sindacali regionali Adriano Rizza, Flc Cgil, Francesca Bellia, Cisl Scuola, Claudio Parasporo, Uil Scuola, Michele Romeo, Snals-Confsal, e Loredana Lo Re FGU, Gilda Unams.
“Il fatto di aver quintuplicato il numero dei posti in deroga Ata nella nostra regione, da 500 a 2.500 – spiegano – non è stato risolutivo del problema perché quest’organico, a causa dell’emergenza sanitaria, è stato assegnato prevalentemente al profilo di collaboratore scolastico”.
“Sebbene dal Ministero dell’Istruzione e da tutti gli uffici scolastici periferici – aggiungono le organizzazioni sindacali – si continui ad affermare che va tutto bene e che le lezioni prenderanno il via regolarmente il 14 settembre, riteniamo doveroso evidenziare importanti criticità nella nostra regione, anche in merito alle questioni legate al personale Ata che rischiano di complicare ulteriormente l’avvio delle attività didattiche”.
“Avevamo già denunciato il comportamento inaccettabile di molti uffici scolastici – continuano – che hanno affidato alle scuole l'onere del controllo delle domande per l'inserimento nelle graduatorie provinciali delle supplenze. Le stesse scuole adesso avranno il compito di esaminare, nel giro di 48 ore, migliaia di istanze di reclamo. Un paradosso se si pensa che le graduatorie provinciali, che avrebbero dovuto sgravare le scuole da un onere insopportabile che ogni anno, tra rinnovi e aggiornamenti, paralizzava per mesi l'attività delle segreterie, si stanno trasformando nell'ennesima molestia da addossare alle scuole stesse”.
“Chiediamo rispetto – concludono i sindacati – per detto personale. Si trovino soluzioni affinché il personale Ata torni ad occuparsi della ordinaria amministrazione, che già di per sé risulta gravosa per i tanti adempimenti ai quali è chiamato, ancor di più in questo complesso avvio dell’anno scolastico”.