Pubblicato il: 20/09/2020 alle 22:21
“Luna… eri diventata la mia compagna… ti parlavo… ti attendevo, e quando scomparivi per dieci o più notti… pensavo che ti avessi fatto uno sgarbo ed era per questo motivo che eri andata via. Poi ritornavi e giocavamo insieme quando ti nascondevi tra le nebulosità notturne e poi riapparivi splendente nel tuo candore argentato. Sole… erano i tuoi raggi dorati e il tuo calore a riscaldare i freddi e umidi cortili degli orfanatrofi. Provavo a guardarti ma gli occhi mi lacrimavano e allora attendevo quelle sere quando, colorato di rosso, lentamente scomparivi dietro le montagne… andavi a dormire e ti davo la buona notte e ti dicevo ‘a domani’. Mi sembravi triste e solo come me. E così io bambino… ma anche ragazzino, poi, miei amici luna e sole, ci siamo cercati di meno, ma mai persi e ignorati”. (dal romanzo: “In una notte senza luna”. – 2020 )