Pubblicato il: 23/09/2020 alle 12:31
L’Associazione “Casa Rosetta” ha aderito al progetto cittadino “Aperta – mente” ideato dal pittore e scultore Carlo Sillitti e patrocinato dall’amministrazione comunale come contributo alla valorizzazione della cultura, l’arte e la bellezza della città di Caltanissetta. Una “Biblioteca a Cielo Aperto”, diffusa nelle vetrine e negli spazi di negozi dismessi nel centro della città, è un altro piccolo tassello di speranza che, malgrado le difficoltà, prova a migliorare giorno dopo giorno lo sviluppo personale e della società in cui si vive.
L’Associazione “Casa Rosetta” coinvolgerà in modo attivo alcuni ospiti delle comunità terapeutiche con problematiche di dipendenza e di disagio sociale. La persona e il suo bisogno di significato sono alla base dell’azione di accoglienza, di recupero e di reinserimento sociale dell’Associazione, la quale ricerca il confronto e la collaborazione con Istituzioni animate della stessa attenzione verso la persona e l’impegno convergente al bene comune. L’ascolto e l’attenzione ai bisogni e alle ragioni dell’”altro” sono cardini della visione e dello spirito che ispira dagli anni Ottanta la sua molteplice azione nelle aree di intervento sociosanitaria, psico-sociale, psicopedagogica, socioculturale e spirituale. Anche al di là dei servizi erogati dalle proprie strutture, Casa Rosetta vuol essere a disposizione della città per contribuire alla costruzione di progetti di crescita e di sviluppo e al rafforzamento della speranza.
In questo quadro Casa Rosetta intende la cittadinanza attiva come la capacità dei singoli cittadini di organizzarsi in modo multiforme, di mobilitare risorse umane, tecniche, finanziarie, di agire con modalità e strategie differenziate esercitando poteri e responsabilità volti alla cura e allo sviluppo dei beni comuni. Educare alla cittadinanza attiva rappresenta una sfida possibile, vuol dire educare al pensiero critico, al rafforzamento del legame sociale e dell’inclusione, alla partecipazione e all’apertura alla pluralità, alla consapevolezza dei valori condivisi, lavorare perché l’azione comune si configuri come un fatto eminentemente educativo.