Pubblicato il: 05/10/2020 alle 12:52
“Io non ho mai partecipato agli incontri tra il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, e i politici, perché volevo mantenere il mio profilo di tecnico. Il senatore Beppe Lumia si muoveva con grande disinvoltura nelle stanze della politica, però devo dire che Lombardo prendeva atto di ciò che gli dicevo io, senza mai interferire nella mia azione”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao, testimoniando al processo sul cosiddetto 'Sistema Montante' che si celebra nell'aula bunker di Caltanissetta con rito ordinario nei confronti di 17 imputati.
"Lo scenario – ha continuato l’assessore Armao, rispondendo alle domande del Pm Maurizio Bonaccorso – era quello di un governo che era sottoposto a pressioni perché si parlava di un’inchiesta per mafia e soffriva questa condizione. Di contro c’era colui che era considerato un campione dell’antimafia: il senatore Lumia. Ho sempre percepito in Lumia qualcuno che voleva dare patenti di mafiosità o non mafiosità, legalità o non legalità. Ad un certo punto Montante e Lumia, mi riferì il senatore Pistorio, si erano recati da Lombardo per farmi rimuovere dall’incarico. Non ero funzionale ad un disegno, anzi ero considerato un ostacolo. Ma – ha ricordato Armao – Lombardo non mi rimosse”.