Ventunesimo giorno di mobilitazione a Gela da parte degli operai dell'indotto Eni. Questa mattina presidio dei metalmeccanici davanti all'agenzia delle entrate, in via Butera. I lavoratori sono fermi da tre anni e pretendono dall'Eni il rispetto degli accordi sottoscritti e l'avvio dei cantieri per la riconversione “green” della raffineria. L'uinco risultato fin qui raggiunto, è stato la proroga della cassa integrazione per i primi tre mesi di quest'anno. Sempre attivi, intanto i presidi dei lavoratori alle vie di accesso al petrolchimico, alla direzione Enimed e ai centri di raccolta del petrolio estratto a Gela e portato via dalle navi verso altri stabilimenti. Tensione alta oggi anche a Priolo dove nella sala mensa del polo petrolchimico,si è tenuta l'assemblea dei lavoratori dell'Eni indetta da Cgil, Cisl e Uil nell'ambito della vertenza Versalis,che riguarda la cessione del 70% di Versalis da parte di Eni ad un fondo di investimento americano, Sk Capital. All'incontro hanno preso parte l'assessore regionale Bruno Marziano, parlamentari nazionali e regionali, i sindaci del territorio e rappresentanti di quasi tutti i comuni della provincia.E' stato chiesto l'organizzazione di un tavolo regionale, prima della manifestazione programmata per il 19 febbraio a Roma, di un tavolo di governo nazionale e la mobilitazione del territorio. FOTO ARCHIVIO
Vertenza Eni, operai da 21 giorni in protesta. Sale la tensione a Gela
Potrebbe piacerti anche
Seguonews
Lascia un commento
Lascia un commento
Ultime news
//
We influence 20 million users and is the number one business and technology news network on the planet
Sign Up for Our Newsletter
Subscribe to our newsletter to get our newest articles instantly!
[mc4wp_form id=”847″]