Il Gip del tribunale di Caltanissetta, Gigi Omar Modica, ha rigettato la richiesta di archiviazione presentata dal Pm Maurizio Bonaccorso a carico di Alfonso Cicero, teste chiave del processo Montante, parte offesa e parte civile, indagato dalla procura di Caltanissetta per l’ipotesi di reato di calunnia, diffamazione e accesso abusivo al sistema dello Sdi. Il Gip ha disposto che il Pm entro cinque mesi proceda a nuove indagini. Il Pm aveva chiesto l’archiviazione di Cicero per il reato relativo all’accesso abusivo al sistema dello Sdi, poiché l’avvenuta iscrizione nel registro degli indagati sarebbe stata un mero errore.
L’indagine è legata alle dichiarazioni rese da Cicero, all’epoca presidente dell’Irsap Sicilia, nel corso della sua audizione alla commissione parlamentare antimafia risalente al 10 luglio 2014. A presentare querela, al Tribunale di Caltanissetta, è stato l’avvocato Salvatore Iacuzzo, assistito dall’avvocato Gioacchino Genchi. Cicero, all’epoca presidente dell’Irsap, nel corso della sua audizione ha fatto riferimento all’avvocato Iacuzzo sostenendo che “il pentito Siino dichiarava che al direttore generale dell’Asi Iacuzzo venivano prestati dei soldi, ma era stato scoperto in un’inchiesta giudiziaria”. Cicero avrebbe anche riferito alla Commissione che l’avvocato Salvatore Iacuzzo, in quanto direttore dell’Asi di Caltanissetta, avrebbe affidato la gestione del frigomacello "a titolo gratuito a Cosa nostra e a chi degli interessi con la mafia all’Asi di Caltanissetta aveva fatto un’attività importante”. Da un’attenta ricerca, è poi emerso che il collaboratore di giustizia Angelo Siino, non si riferiva all’avvocato Iacuzzo bensì ad un geometra, originario di Cerda e titolare di un’impresa, indicato da Siino come vittima di estorsioni. Quindi si sarebbe trattato di un caso di omonimia.
“Il gip – ha replicato l’avvocato Annalisa Petitto, legale di Cicero – ha riaperto le indagini affinchè venga acquisita da parte del Pm la documentazione depositata da Cicero in commissione nazionale antimafia a supporto delle sue dichiarazioni e ciò al fine di verificare se vi sia stata un’offesa arrecata a Iacuzzo”