Pubblicato il: 19/10/2020 alle 12:11
Oggi (19 ottobre) avrei dovuto presentarmi al “question time” previsto nel terzo lunedì del mese per discutere la risposta dell’Assessore Andaloro ad una mia interrogazione posta tre mesi fa circa la situazione del centro di accoglienza di Pian del Lago.
Ho deciso di non presentarmi a questo appuntamento sconcertata dalla risposta del’Assessore (ma sono quasi certa che dietro c’e’ la longa manus del Sindaco) che mi scrive testualmente: “OMISSIS ……il contenuto dell’interrogazione non è di competenza comunale, bensì della Prefettura e pertanto le informazioni richieste in merito non sono in possesso da parte dell’Assessorato Politiche Sociali del Comune e dei suoi Uffici.”
Quindi chiedo a Voi che leggete: Cosa dovrei andare a discutere con un Assessore, alias Sindaco, che si lava le mani circa un problema di igiene pubblica e sicurezza che riguarda l’intera sua collettività dicendo che non è a conoscenza dei dati? Cosa è andato a fare il Sindaco nei tavoli prefettizi se non ha partecipato concretamente attraverso la verifica degli atti se si stava facendo tutto il possibile e regolarmente per garantire le condizioni igienico-sanitarie che dovevano (e devono) essere applicate in situazioni come quelle che si stavano evidenziando nel lontano luglio?
Ma oramai la politica “attiva” di questa amministrazione è chiara a tutti.
E’ quella dello scarica-barile come sta accadendo per il “mantenimento della qualità del servizio igienico personale nelle scuole a favore dei diversamente abili”.
Acclarato che il problema riguarda un cortocircuito istituzionale tra Stato e Regione, il nostro Sindaco (al contrario di tanti altri suoi colleghi che hanno trovato soluzioni interne nelle pieghe dei bilanci dei propri comuni) se ne lava le mani scaricandosi di responsabilità come se una parte della comunità scolastica (quella più disagiata) non lo riguardasse; nascondendosi dietro a delle manifestazioni populiste di onorevoli pentastellati compiacenti a portare avanti passerelle improduttive e buone solo per la visibilità social.
Io, pur da semplice Consigliere Comunale, a colloquio con l’Assessore regionale Scavone ho portato da Palermo delle soluzioni concrete che non sono state assolutamente tenute in considerazione mentre il Sindaco non ha ritenuto opportuno aprire un confronto de visu con lo stesso Assessore che mi ribadisce lo avrebbe rassicurato circa il giusto percorso da seguire in attesa della definizione della situazione a livello regionale.
Tutto questo per motivi politici o di opportunità legata alla mancata volontà di fare della variazioni di bilancio che potrebbero intaccare dei fondi che “devono” essere utilizzati per altro?
E allora il leit-motive è sempre lo stesso: un Sindaco che scappa dalle sue responsabilità nascondendosi dietro a un Prefetto o a un Assessore Regionale per non rispondere, per non decidere, per non rischiare.
Ma invece la Caltanissetta del 2020 avrebbe bisogno di tanto coraggio e voglia di battagliare a tutti i livelli senza accontentarsi di inutili passerelle domenicali con qualche assessore con la scopa in mano.
Questo lo facevano i “grillini” alcuni anni fa quando bruciavano le bollette dei rifiuti e partecipavano al V-day, e ora continuano a farlo con altre passerelle compiacendosi perché, per come stanno dimostrando, sanno fare solo questo.