Firmato il nuovo Dpcm. Dopo le contestazioni delle Regioni alla bozza del governo e una lunga riunione nella notte tra il premier Giuseppe Conte, i capi delegazione e il ministro Francesco Boccia il governo ha varato le nuove restrizioni. Sarà il premier Giuseppe Conte ad illustrare nel pomeriggio le norme che saranno valide fino al 24 novembre.
È prevista la chiusura di ristoranti, bar, gelaterie e pasticcerie alle ore 18 nei giorni feriali mentre rimarranno aperti la domenica. Il presidente della Conferenza Stato regioni Bonaccini aveva chiesto, in una lettera inviata al premier Conte, di prevedere in ogni caso "adeguate forme di ristoro per i settori e le attività economiche interessate dalle limitazioni introdotte dal provvedimento in oggetto del presente parere, mediante la contestuale attivazione di specifici tavoli di confronto con i Ministeri competenti".
Dovrebbe tramontare, per il momento, l’idea di limitare gli spostamenti tra le regioni mentre sarà consigliato di non spostarsi tra i comuni.
Sul fronte palestre e piscine è prevista la chiusura così come per centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per l'erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi. Prevista la chiusura anche per cinema e teatri. Tra poche ore il premier Conte firmerà il nuovo Dpcm e le restrizioni diventeranno ufficiali.
ECCO COSA PREVEDE IL NUOVO DPCM
Dpcm conferma chiusura ristoranti ore 18, aperti domenica – Chiusure dei ristoranti, bar, gelaterie e pasticcerie alle 18 nei giorni feriali e la domenica. Stop a cinema, teatri, casinò, sale scommesse- Stop a palestre, piscine, centri benessere e centri termali. Sospese anche le feste dopo i matrimoni. Sono queste alcune delle misure principali del nuovo Dpcm restrittivo firmato da Conte nella notte dopo l'ultima riunione con i capi delegazione. Il governo, quindi conferma gli orari di chiusura di ristoranti e bar "cancellando", dall'ultima bozza, la chiusura domenicale.
Dad potrà arrivare al 100% – La didattica a distanza alle superiori potrà arrivare, secondo quanto prevede il nuovo Dpcm in vigore da domani, anche al 100%. Ieri i governatori avevano chiesto esplicitamente al governo di prevedere la facoltà di portare totalmente le lezioni a distanza. Ora la palla passa in mano alle autonomie scolastiche, saranno i presidi a decidere la quota di Dad: da questa cifra vanno salvaguardati gli alunni con disabilità e i Bes, ovvero i bisogni educativi speciali.
Dpcm raccomanda non spostarsi ma salta specifica Comune – La versione definitiva del Dpcm "raccomanda fortemente" di "non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità, per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi". Rispetto all'ultima bozza, tuttavia, salta la specifica secondo cui era raccomandato di non spostarsi "dal Comune di residenza, domicilio o abitazione". Il punto, nel corso delle riunioni di ieri, era stato tra i più discussi anche perché nel governo circolava l'ipotesi del divieto di spostamenti tra le Regioni. Divieto che, nel testo firmato da Conte, non viene introdotto.
Salta divieto concorsi pubblici e privati – Si potranno ancora svolgere i concorsi pubblici e privati. Nel testo del Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte è infatti saltato il divieto di svolgimento previsto nella bozza. Alla lettera z dell'articolo 1 del testo circolato ieri, infatti, si afferma che "è sospeso lo svolgimento delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione alla professione…ad esclusione di quelle per il personale sanitario e della protezione civile…fatte salve le procedure in corso".