I numeri della pandemia in Italia spaventano più che mai. Convocato d'urgenza il Comitato tecnico scientifico, mentre domani in mattinata ci sarà il vertice decisivo tra governo e regione. A seguire sarebbe poi in programma l'incontro tra il premier e i capidelegazione della maggioranza. Il presidente del Consiglio, si apprende ancora, avrebbe manifestato l'esigenza di coinvolgere anche i rappresentanti delle opposizioni.
Si avvicina la possibilità di un nuovo Dpcm con misure sempre più stringenti. Il premier riferirebbe lunedì in Parlamento. Nella valutazione di Giuseppe Conte, e delle forze di maggioranza – a quanto si apprende da fonti qualificate – c'è anche la possibilità di predisporre lockdown territoriali, quelli più colpiti dai casi di positività, già a partire da lunedì 2 novembre. In pratica si tornerebbe alle "zone rosse", ma decisamente più estese, come già accaduto a inizio pandemia.
Le città coinvolte sarebbero le più importanti: da Milano a Napoli, da Genova a Torino, passando forse anche da Roma e Bologna. Per quanto riguarda la Lombardia, che oggi ha avuto altri 8.919 casi (1.553 a Milano, 3.730 nella provincia di Milano), lunedì ci sarà l'incontro tra governatore Attilio Fontana e i sindaci della regione: si prospetta una "zona rossa" per l’Area metropolitana milanese, più altre dove il numero di contagi continua ad aumentare.
Al varo, probabilmente, anche un'ulteriore stretta a livello nazionale, con altre chiusure di negozi.