Pubblicato il: 11/11/2020 alle 12:33
«Interrompevano e turbavano i servizi di controllo delle forze dell’ordine attraverso lo scambio di informazioni, in maniera costante e coordinata, circa la presenza di posti di blocco sulle strade». Gli indagati sono 62, quasi tutti di Canicattì, iscritti e partecipanti al gruppo Whatsapp: «Uomini immiezzu a via», che si sarebbero avvisati a vicenda, facendo veicolare le informazioni a terze persone, della presenza dei posti di blocco e degli autovelox.
Il pm Paola Vetro ha chiesto il rinvio a giudizio e l’udienza preliminare è fissata per mercoledì 25 davanti al gup Alessandra Vella. Nella lista degli imputati (difesi, fra gli altri, dagli avvocati Calogero Lo Giudice, Angela Porcello, Luigi Troja, Calogero Meli, Paolo Ingrao e Giovanni Salvaggio) anche autisti di ambulanze o di mezzi di soccorso e camionisti.