Pubblicato il: 26/11/2020 alle 11:01
E' giunto in Questura con le mani ancora sporche di sangue, dopo aver ucciso la compagna con numerose coltellate al collo. E' accaduto la notte scorsa a Roveredo in Piano, in provincia di Pordenone, dove è andato poi a costituirsi.
La vittima aveva 34 anni, l'omicida uno di meno.
L'uomo è stato arrestato con l'accusa di omicidio volontario pluriaggravato. Secondo quanto si è appreso, gli agenti dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico- Squadra Volante e della Squadra Mobile della Questura si sono immediatamente recati nell'abitazione indicata dall'uomo, dove hanno trovato il cadavere della donna. Sul posto è giunto poco dopo anche il pubblico ministero di turno, Federico Facchin, che, completati i primi accertamenti, ha arrestato l'uomo per il reato di omicidio volontario pluriaggravato. Questi si trova ora negli uffici della questura – retta dal Questore Marco Odorisio – dove il pm procederà a breve all'interrogatorio.
"Una tragedia immane, che non possiamo spiegarci. Come istituzioni non avevamo notizia di alcun tipo di problema. Siamo attoniti e addolorati". Lo ha affermato, all'ANSA, il sindaco di Roveredo in Piano (Pordenone), Paolo Nadal, in riferimento al femminicidio avvenuto la notte scorsa in un'abitazione di via Martin Luther King, nella cittadina che sorge alle porte del capoluogo provinciale. "Secondo quanto ho potuto ricostruire dai miei collaboratori – ha aggiunto -, la coppia si era stabilita in città nel 2013: avevano scelto di vivere nel quartiere che nei primi anni Duemila ha ospitato i militari della Base Usaf di Aviano e che poi era stato riconvertito. Ripeto: nessuna segnalazione di rapporti anomali, nemmeno dai Servizi sociali". Il sindaco ha avvisato in prima persona le maestre della scuola frequentata dai figli: "La coppia aveva due bambini piccoli e mi sembrava doveroso – ha fatto sapere – che le docenti lo sapessero per prime, per preparare psicologicamente i compagni di classe. Il clima da noi oggi è surreale". (ANSA)