Pubblicato il: 18/12/2020 alle 10:16
"In questi 108 giorni abbiamo cambiato quattro carceri in condizioni sempre più difficili.
L'ultimo dove siamo stati era al buio, ci portavano il cibo con i contenitori di metallo.
È stato davvero molto complicato: accendevano e spegnevano le luci, a loro piacimento". Così Pietro Marrone, capitano della "Medinea", nel primo contatto via radio dopo la partenza dal porto di Bengasi col suo armatore Marco Marrone, racconta i 108 giorni trascorsi in Libia.
"Abbiamo subito delle umiliazioni, pressioni piscologiche – aggiunge – ma mai violenze. Quando ci hanno detto che era il 'giorno buono' non ci abbiamo creduto". (ANSA).