Pubblicato il: 19/12/2020 alle 20:23
Nelle nuove norme per le festività «non ci sono cambiamenti circa la visita ai luoghi di culto e le celebrazioni: entrambe sono sempre permesse, in condizioni di sicurezza e nella piena osservanza delle norme».
Lo riferisce la Cei aggiungendo: «Durante i giorni di 'zona rossa' si consiglia ai fedeli di avere con sé un modello di autodichiarazione per velocizzare le eventuali operazioni di controllo». I vescovi ricordano anche la Circolare del ministero dell’Interno (7 novembre 2020) che precisa che i luoghi di culto dove ci si può recare «dovranno ragionevolmente essere individuati fra quelli più vicini».
La segreteria generale della Cei ricorda quanto indicato dal Consiglio Episcopale Permanente nel comunicato finale della sessione straordinaria del 1° dicembre: «Sarà cura dei Vescovi suggerire ai parroci di 'orientare' i fedeli a una presenza ben distribuita, ricordando la ricchezza della liturgia per il Natale che offre diverse possibilità: Messa vespertina nella vigilia, nella notte, dell’aurora e del giorno. Per la Messa nella notte sarà necessario prevedere l'inizio e la durata della celebrazione in un orario compatibile con il cosiddetto 'coprifuoco'», cioè entro le 22.
«Durante i giorni di 'zona arancione' – spiega Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Conferenza Episcopale Italiana – i fedeli potranno raggiungere liberamente qualsiasi luogo sacro sito nel Comune di residenza, domicilio o abitazione. Se esso ha una popolazione non superiore a 5.000 abitanti è possibile recarsi in chiese situate in altri Comuni che non siano capoluoghi di provincia e distanti non oltre i 30 km».
I Vescovi esortano, soprattutto in queste giornate, «a non dimenticare e ad accompagnare tutte le persone, che comunicano le loro fatiche, le loro speranze, chiedendo preghiere e aiuti materiali e spirituali».