Pubblicato il: 21/12/2020 alle 10:56
È allarme in tutto il mondo per la variante del Covid-19 che si propaga più velocemente rispetto a quello che già si conosce. In apprensione tutti i leader dei Pesi Europei che stanno predisponendo misure ad hoc ma anche i cittadini che temono, anche, che il vaccino anti-Covid non sia efficace.
Ricciardi: "Gli inglesi sapevano già da settembre"
“Gli inglesi sapevano già da settembre che era in circolazione questa variante. Hanno taciuto, non ci hanno avvertito. Ora serve il lockdown. O comunque misure molto severe”. In un’intervista a ‘Il Messaggero’ il consulente del ministero della Salute Walter Ricciardi spiega che “la nuova variante non è più letale, ma circola con una velocità più alta anche del 70-80%” ma non sembra alterata “la capacità protettiva del vaccino”. “In queste condizioni – dice ancora – sarà difficile riaprire le scuole il 7 gennaio. A Natale si rischia una nuova impennata”. Secondo Ricciardi le misure decise per le Feste non bastano: “La circolazione del virus è intensa, il numero di infetti è alto. Le misure di contenimento devono durare di più. Almeno un mese, un mese e mezzo”.
Miozzo: "Non cominciamo a creare dubbi sul vaccino"
"La variante inglese del Sars Cov 2 non è certamente la prima, ma è la più pericolosa». Lo ha detto ad Agorà su Rai 3 il coordinatore del Cts, Agostino Miozzo, aggiungendo che "non dobbiamo cominciare a creare problemi, dubbi sul vaccino. Poi il condizionale va sempre bene. Tutti concordano nel dire che il vaccino è efficace e deve essere fatto".
Aifa: "Allarmismo ingiustificato, vaccino resta efficace"
"Non ci sono prove che questa mutazione renda il virus più letale o gli consenta di sfuggire ai vaccini" e tutta questa agitazione per la variante inglese del virus "non è giustificata dai dati scientifici: si tratta di sequenze genomiche, ma non c'è dietro alcuna biologia". Così, in un’intervista a La Stampa, il professor Giorgio Palù, virologo dell’università di Padova e presidente dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco. Parla, poi, di un quadro "figlio di una visione allarmistica della pandemia" perchè "finora nessuna di queste mutazioni è stata correlata con un aumento della virulenza, cioè con una capacità del virus di fare più male, di uccidere di più". E conferma: "Bisogna arrivare a una immunizzazione tra il 65% e il 70% della popolazione, è l’unico modo per proteggere dall’infezione anche chi non si vaccina".
Zampa: "Non pensiamo a nuove restrizioni"
"In questo momento non sta circolando l’idea di andare verso nuove restrizioni. C'è un appello a coloro che hanno circolato negli ultimi 15 giorni in Inghilterra affinchè denuncino la propria presenza alle Asl e vadano a farsi un tampone anche se lo hanno già fatto, va ricercata la presenza eventuale della nuova variante, ma nuove restrizioni perchè dovrebbero esserci? Capisco il terrore ma non capisco il nesso". Lo ha detto la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, a Radio24 parando della variante inglese del Covid. "Non facciamoci prendere dal panico in modo scomposto, gli scienziati dicono che la variante non è più pericolosa ma più veloce", ha aggiunto. "È evidente che se ci fossero delle riprese di contagio, questo ci costringerebbe come paese ad ulteriori misure restrittive, perchè come è ormai noto, soltanto l’isolamento permette di contrastare la diffusione del virus", ha aggiunto.