Pubblicato il: 08/01/2021 alle 11:18
Percepivano il reddito di cittadinanza pur non avendone diritto. Dopo la scoperta, lo scorso novembre, di 24 soggetti che avevano avuto oltre 200 mila euro complessivi indebitamente, la Guardia di Finanza ha esteso le attività a tutta la provincia. Le operazioni, sviluppate attraverso 67 controlli, hanno condotto alla individuazione di ulteriori 52 posizioni irregolari, che hanno percepito 600 mila euro in totale.
Arriva a 76 dunque il numero i soggetti, individuati a Siracusa e provincia che, nel corso dell’anno 2020, hanno percepito il beneficio senza averne diritto.
L’attività è iniziata con una mirata attività di intelligence, volta a individuare, tramite un certosino incrocio di dati, una platea di soggetti con fattori di rischio indicative di possibili cause di esclusione dalla particolare misura di sostegno.
A seguito delle investigazioni eseguite, dei 67 beneficiari “a rischio” pre-individuati attraverso le banche dati, 52 sono risultati privi dei requisiti prescritti in quanto:
8 non hanno indicato i redditi provenienti da vincite conseguite nei conti di gioco on-line; 15 hanno omesso di comunicare possidenze mobiliari / immobiliari; 2 hanno comunicato una residenza fittizia, risultando altresì carenti della residenza continuativa in Italia nei 2 anni precedenti all’istanza;
5 sono risultati lavoratori irregolari, inseriti in nuclei familiari percettori del beneficio;1 ha comunicato dati non veritieri in merito all’attività lavorativa del coniuge ed ai contratti di locazione abitativi;1 non ha indicato i redditi esenti da imposta, percepiti dall’INAIL;12 hanno reso o utilizzato dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere, ovvero omette informazioni dovute – sospensione del beneficio in caso di condanna o applicazione di misura cautelare personale; 8 hanno reso o utilizzato dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere, ovvero omette informazioni dovute/omessa comunicazione della variazione del reddito o del patrimonio – sospensione del beneficio in caso di condanna o applicazione di misura cautelare personale.
Tutti sono sono stati segnalati all’Autorità giudiziaria, insieme ad altre due persone che avrebbero concorso a tale tipo di pratica.