Pubblicato il: 27/02/2021 alle 11:35
"Per l'ennesima volta siamo stati presso alcune abitazioni del quartiere Scavone a Gela e come sempre siamo andati via sconcertati e increduli. Siamo nel 2021, dibattiamo di digitalizzazione, economia sostenibile, industria 4.0, di tutto e di più ma ci sono luoghi del "vivere" dove il tempo si è fermato e noi abbiamo il dovere di non dimenticare perché la politica prolifera sulla mancanza di memoria, di impegno civile, finendo per giocare con la vita delle persone, con i bimbi di questo quartiere assuefatti all'umidità che produce muffa, agli odori indicibili e alla bruttezza degli ambienti". E' quanto denuncia in una nota il segretario provinciale della Cgil, Ignazio Giudice.
"È utile non perdere altro tempo, non perdersi a polemica, non trasportare la responsabilità ad altri. Chi può faccia! Si adoperi, perché il tempo non è fattore neutro, non lo è mai stato nelle ore dei bimbi, degli invalidi e non è lo è neppure per le persone sane.
Dovete farlo subito e dovete chiedere scusa per le promesse non realizzate che hanno alimentato la sfiducia nello Stato, rendendo più debole e fragile la società, impoverendola di speranza umana.
Scavone è l'emblema del degrado, dell'abbandono totale, della non curanza e non è l'unico quartiere. Fare è meglio di dire, fare è sempre meglio di annuciare, fare è ciò che dovete fare. Di politiche abitative la Sicilia né ha uregente bisogno".